Cesano, in corteo per salvare gli asili nido

Insegnanti e cittadini sfilano in centro contro l’esternalizzazione delle due strutture comunali

La manifestazione di protesta

La manifestazione di protesta

Cesano Boscone (Milano), 26 maggio 2016 - Non si placano le polemiche sulla decisione della Giunta Negri di esternalizzare il servizio dei due nidi cesanesi in via Garibaldi e in via Gramsci (quartiere Tessera). Ieri mattina, si sono riunite le educatrici delle due strutture, a cui hanno dato manforte delle delegazioni giunte dai comuni limitrofi: Buccinasco, Corsico e Trezzano, ma anche esponenti di Milano, Cornaredo, Sesto e cittadini comuni. Insieme alle sigle sindacali, tra cui Cgil, Cisl, Uil e Usb che sono intervenute compatte a sostegno del personale, le insegnanti in sciopero hanno organizzato un’assemblea e un corteo a cui hanno preso parte oltre cento persone. Bandiere alla mano, hanno sfilato dal Teatro Piana, sede dell’assemblea, per le vie cittadine fino a raggiungere la sede del municipio, urlando a gran voce di incontrare il sindaco che tuttavia si è negato, specificando: "Non escludo l’incontro, ma in un altro momento, diverso dallo sciopero. Sono disponibile al dialogo".

Dialogo che secondo le educatrici e gli esponenti dei sindacati è mancato, tanto da accusare l’amministrazione comunale di non aver ponderato la scelta più giusta, a tutela del personale scolastico. "Siamo considerate solo un costo e non una risorsa - hanno detto le insegnanti -, la decisione di esternalizzare un servizio pubblico rimane scellerata. I nostri anni di lavoro, le nostre competenze e l’esperienza vengono messe in secondo piano, dando spazio solo a un aspetto meramente economico".

I rappresentanti delle sigle sindacali hanno dato il loro sostegno alla protesta, mettendo in evidenza la necessità di creare una rete unita tra i comuni e il personale scolastico, per far sentire un’unica e più forte voce di dissenso. "Ci sentiamo escluse - hanno lamentato le insegnanti -, il sindaco ha promosso una politica di coinvolgimento della cittadinanza nelle decisioni che riguardano la collettività, e ora ci sta lasciando in disparte. Ha creato un muro - hanno dichiarato i sindacalisti - rendendo impossibile il confronto e l’espressione di alternative". Dello stesso parere anche il capogruppo di Fratelli d’Italia, Fabio Raimondo, intervenuto all’assemblea: "L’Amministrazione vi sta prendendo in giro, il sindaco ha chiuso le porte senza possibilità di confronto, un fallimento della politica".

Nessuna porta chiusa, anzi, incontri fissati con i rappresentanti sindacali ma senza sviluppi concreti, secondo la replica del sindaco Simone Negri: "Abbiamo organizzato diversi incontri, con un atteggiamento molto lontano dall’accusa di tirare su un muro. I sindacati si sono dimostrati fermi sulle loro posizioni, senza cercare di comprendere le esigenze. Quello che cerchiamo di evidenziare, è che la scelta di esternalizzare non è un’opzione ma una necessità se vogliamo garantire al territorio più offerte e posti per i piccoli. Il fatto che abbiano partecipato alla protesta anche delegazioni di altri comuni - prosegue il primo cittadino - è un forte segnale che palesa una situazione critica generalizzata che anche noi dobbiamo subire. È una scelta difficile, ma necessaria. Ribadiamo con fermezza che i posti di lavoro, le condizioni economiche e i privilegi pensionistici non sono messi in discussione e garantiamo la totale sorveglianza affinché le lavoratrici vengano tutelate".