Futuro incerto per i lavoratori della Ericsson, sciopero di 4 ore ad Assago

La manifestazione contro il timore dei licenziamenti

Il corteo dei dipendenti

Il corteo dei dipendenti

Assago (Milano), 30 giugno 2016 - Otto anni di lotte e nessuna soluzione in vista. Anzi, il futuro dei lavoratori di Ericsson Telecomunicazioni è sempre più incerto. Per questo, centinaia di persone si sono ritrovate stamattina per uno sciopero di 4 ore, per dire no a una politica fatta di esternalizzazione del lavoro e di continue procedure di mobilità. "Sono otto anni che ci battiamo - afferma Vittorio Granitto, delegato della Slc-Cgil -: 13 procedure di mobilità. Un’azienda che ci dicono non essere in crisi, eppure continua a chiudere sedi, come quelle di Vimodrone e Pisa, e a spostare i lavoratori. Quest’anno siamo arrivati a 322 esuberi, di cui ben 36 nella sede di Assago. La nostra paura è che nel 2017 partiranno direttamente le lettere di licenziamento. Ci hanno riferito che non sono previste nella procedura di mobilità condizioni di ammortizzatori sociali". Tanto timore ma anche dispiacere e rabbia per i lavoratori: "Non hanno neanche dialogato con noi, ci trattano solo come numeri e non come individui - dice Stefano Villani -. A metà luglio ci sarà un incontro a Roma: ci batteremo per rivendicare i nostri diritti e per chiedere i giusti incentivi per chi sarà costretto a lasciare il posto di lavoro".