Luciano Panarelli e il figlio Andrea (primi due a sinistra) con i responsabili dell’azienda Gexpo che li sta sostenendo
Cusago (Milano), 28 luglio 2016 - Padre e figlio, 45 e 19 anni, insieme contro la crisi. I due corsichesi hanno avuto la geniale intuizione di creare una app dedicata a tutti coloro che hanno problemi in auto. "A chi non è mai capitato? Stiamo viaggiando e foriamo una gomma, oppure si rompe il vetro o va in avaria il motore – racconta Luciano Panarelli, il padre –. Non si sa mai che fare, tante telefonate e non se ne viene a capo facilmente. Con la nostra app si risolve tutto in pochi minuti". Si chiama "CarsIstance" ed è disponibile gratuitamente sulle piattaforme Apple e Android. L’idea è venuta proprio perché padre e figlio si trovavano in mezzo alla strada a tentare di risolvere un’emergenza: "Ci serviva in fretta un ricambio e abbiamo notato quanto tempo si perde per poter risolvere queste cose – spiega Andrea Panarelli, il figlio –. Da lì è nata la App".
Non solo per gli automobilisti, "CarsIstance" si rivela utilissima anche per i centauri. L’utilizzo è semplice: attraverso il GPS si viene geolocalizzati e, in base all’esigenza, la app consiglia il posto più vicino per risolvere il problema. "Manutenzione, gommisti, problemi al motore o meccanici, ricerca di ricambi, concessionari ufficiali, noleggi auto, officine, carrozzerie, demolitori, lavaggio. C’è tutto – spiega il padre –, a qualsiasi esigenza c’è la risposta più conveniente e più vicina, così non si perde tempo. Magari ci si trova in mezzo alla strada con una gomma forata, si chiama il carroattrezzi e si fa tutta la trafila necessaria per aggiustare l’auto. Magari non si sa che a pochi metri c’è un gommista: con la app si risparmia un sacco di tempo".
L’idea, sviluppata grazie al fondamentale contributo di un’azienda di distribuzione di pneumatici, la Gexpo di Cusago, sta già macinando centinaia di download e altrettante richieste da parte dei professionisti per inserire il proprio nome all’interno della mappatura che offre la app. "L’obiettivo è espandere a tutta Italia e, magari, anche all’estero l’idea – afferma il giovane neo diplomato che ha sfruttato la sua passione e la sua formazione in ambito grafico per sviluppare tutta la parte estetica –. Il progetto ci è venuto in mente anche per tentare di fronteggiare la crisi. Io esco ora dalle scuole superiori, mio padre è un libero professionista: dobbiamo affrontare la crisi che ci attanaglia. Invece di arrenderci abbiamo voluto metterci in gioco e dare forma a un’idea".
"La crisi la sentiamo, ormai da anni – racconta il padre – io mi occupo di consulenze nel settore dei videogiochi, per aziende che devono installarli. La vita del libero professionista, ora, è durissima: tante tasse che ci uccidono e poco lavoro. Speriamo che questa idea possa continuare ad avere successo: noi ci crediamo e ringraziamo di cuore chi, come la Gexpo, ha creduto in noi".