Mercoledì 24 Aprile 2024

Vittime nazismo, da Consulta sì a risarcimenti dalla Germania

La Corte ha dichiarato incostituzionali le norme che impediscono di agire in giudizio contro la Germania e quindi, per le vittime italiane del nazismo, di ottenere i risarcimenti

Stragi naziste sull'appennino tosco-emiliano (Ansa)

Stragi naziste sull'appennino tosco-emiliano (Ansa)

Roma, 22 ottobre 2014 - La Consulta ha dichiarato incostituzionali le norme che impediscono di agire in giudizio contro la Germania e quindi, per le vittime italiane del nazismo, di ottenere i risarcimenti. In pratica la Corte Costituzionale ha detto sì alla competenza del giudice italiano in merito alle istanze di risarcimento avanzate da vittime del nazismo nei confronti della Germania. Ecco il punto: "il principio dell'immunità degli Stati dalla giurisdizione civile degli altri Stati, generalmente riconosciuto nel diritto internazionale, non opera nel nostro ordinamento, qualora riguardi comportamenti illegittimi di uno Stato qualificabili e qualificati come crimini di guerra e contro l'umanità, lesivi di diritti inviolabili della persona e garantiti dalla Costituzione".

La Consulta, dunque, nel corso della camera di consiglio di oggi ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme che impediscono al giudice italiano di accertare l'eventuale responsabilità civile di un altro Stato per "tali gravissime violazioni - si legge nella nota della Corte - commesse nel territorio nazionale a danno di cittadini italiani". Tali norme, secondo i 'giudici delle leggi', violano i principi dettati dalla Costituzione con gli articoli 2 (diritti inviolabili dell'uomo) e 24 (diritto di agire in giudizio per la tutela dei propri interessi), perché "impediscono l'accertamento giudiziale" di eventuali responsabilità civili di uno Stato per violazioni così gravi, nonché delò'"eventuale diritto al risarcimento dei danni subiti dalle vittime".

La questione dei risarcimenti chiesti alla Germania dalle vittime del nazismo era stata trattata in udienza pubblica a palazzo della Consulta il 23 settembre scorso, ma la decisione è giunta soltanto oggi. Il caso era stato sollevato con tre distinte ordinanze dal Tribunale di Firenze, che aveva espresso dubbi di legittimità delle norme con le quali si negava la giurisdizione del giudice italiano sulle istanze risarcitorie avanzate nei confronti della Repubblica federale tedesca.

La questione dei risarcimento sembrava essere ormai chiusa dopo la pronuncia con cui la Corte internazionale dell'Aja che, nel 2012, aveva stabilito la carenza di giurisdizione del giudice italiano. Precedenti sentenze della Cassazione, invece, avevano riconosciuto ad alcuni familiari di vittime del nazismo il diritto ad essere risarciti dallo Stato tedesco. I processi da cui è scaturito l'invio degli atti alla Consulta riguardano istanze risarcitorie avanzate da italiani che vennero deportati in campi di concentramento in Germania.