Milan, che amarezza dopo il pari. Suso: "È un momento no. Questa partita andava vinta"

I rossoneri non riescono a cambiare marcia. Lo 0-0 contro il Genoa lascia molti dubbi

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Milano, 23 ottobre 2017 - Il Milan non riesce a cambiare marcia. Lo 0-0 contro il Genoa lascia molti dubbi, ma anche la certezza che uno dei giocatori sui quali bisogna puntare, in questo momento, è Suso. Lo spagnolo, contro il Grifone, è stato uno dei giocatori migliori, anche se spesso è sembrato predicare da solo in un deserto a tinte rossonere: «Non possiamo essere felici, era una gara da vincere – sentenzia senza giri di parole – ma con un uomo in meno era molto difficile. In parte dobbiamo essere felici perché abbiamo fatto una buona partita e ci abbiamo provato fino all’ultimo minuto».

Verità o bugia nelle parole dello spagnolo? Di certo il bicchiere è da intendersi mezzo vuoto, perché prosegue inesorabile l’astinenza dalla vittoria. I rossoneri, infatti, non vincono una partita in Serie A dalla gara interna contro la Spal del 20 settembre scorso. Dopo il 2-0 contro i ferraresi, il Milan ha inanellato una serie di tre sconfitte consecutive ed un pareggio. Lui, Suso, sa di essere un giocatore importante per questa squadra: «Mi piace esserlo – apostrofa – oggi la partita era fatta di tanti uno contro uno. Però, al di là della mia prestazione, era importante vincere e non l’abbiamo fatto».

Suso è risultato l’unico ad avere idea di cosa voglia dire essere pericolosi, anche perché Kalinic non lo ha aiutato mai in un Milan che si appoggia molto sulle azioni dei solisti: «Era tutto così, uomo contro uomo e se si saltava qualcuno c’era la possibilità di essere da solo. Ripeto, abbiamo fatto una buona partita. E la cosa positiva, per la quale dobbiamo essere felici, è di averci provato fino all’ultimo secondo». Il momento, però, è di sicuro appannamento: «È un periodo difficile, magari un mese fa con quei due cross che ho fatto la palla andava dentro. Fosse entrata in una delle tante occasioni, sicuramente staremmo parlando d’altro. Dobbiamo restare uniti, stiamo lavorando bene e dobbiamo continuare così». Montella, forse, non ha chiara quale sia la sua migliore posizione in campo: «Il mister sta cercando di capire cos’è meglio per la squadra – prosegue ancora il nazionale spagnolo – se lui vede che sto meglio in un ruolo o in un altro è uguale, io voglio aiutare la squadra. Dobbiamo uscire da questo momento negativo insieme ed uniti».

L’espulsione di Bonucci ha pesato molto («Non ho visto l’azione quindi non saprei cosa ha fatto o meno»), ma il pubblico di San Siro ha incitato per tutta la partita una squadra comunque in difficolta: «Abbiamo sentito i tifosi caldissimi e ci hanno aiutati per tutta la gara. Sono stati perfetti e li ringrazio, siamo noi che dobbiamo fare di più». Ora nemmeno il tempo di riflettere sull’accaduto perché dopodomani c’è già la sfida contro il Chievo: «Sarà tostissima – conclude Suso – e poi sabato ci sarà la Juventus».

Nella mia difesa a tre che ha sfidato il Genoa, oltre al già citato Bonucci, anche Cristian Zapata, che schierato al posto di Musacchio ha ripagato Montella con una buona prestazione: «Dobbiamo restare uniti per uscire da questo momento – le parole del difensore – bisogna pedalare, stare zitti e lottare tutti insieme». Chiaro che i tifosi, dopo la faraonica campagna acquisti estiva, si aspettavano altri risultati: «Sono un po’ arrabbiati per la mancanza di vittorie e li capisco. Noi siamo un gruppo unito e dobbiamo uscire insieme da questo momento complicato».