In arrivo la stangata Uefa, Milan verso una cessione top

No al Voluntary Agreement: Donnarumma o Bonucci potrebbero partire per salvare il bilancio

Gianluigi Donnarumma

Gianluigi Donnarumma

Milano, 11 dicembre 2017 - Oggi o al massimo domani la Uefa darà il responso sulla richiesta del Milan sul Voluntary Agreement: risposta che appare scontata dopo le indiscrezioni di settimana scorsa (confermate da Fassone: “La Uefa ci ha fatto richieste assurde\”) e nonostante le smentite di facciata della Uefa (“Non abbiamo ancora deciso”). Il Milan sarà rimandato in primavera con il Settlement Agreement, con sanzioni ancora da definire. Una situazione che, con i risultati che non arrivano, potrebbero portare ad una cessione importante in estate per sistemare il bilancio.

Ecco i principali candidati. Donnarumma: è il principale asset del Milan con un costo già definito dalla clausola rescissoria stabilita in estate con il rinnovo di contratto (75 milioni). Il Paris Saint Germain alla perenne ricerca di un portiere è pronto a costruire ponti d'oro a Raiola e alla famiglia: in estate si era spinto ad offrire 13 milioni di ingaggio, con benefit importanti (tre ville di proprietà, tre limousine con autista da utilizzare con la famiglia) e il tesseramento del fratello Antonio. Bonucci: l'acquisto più importante e mediatico dell'estate non ha ancora fatto la differenza e in una eventuale situazione di stallo finanziario il suo ingaggio monstre (7.5 milioni più 2.5 di bonus) potrebbe diventare un fardello troppo grande da sopportare. La reputazione di Bonucci resta da top player e il Real Madrid lo avrebbe messo nel mirino per sostituire il mai sostituito Pepe e formare una coppia da sogno in difesa con Sergio Ramos. Costa 40 milioni Suso: anche qui è la clausola a fare il prezzo: 50 milioni. Lo spagnolo in estate ha detto no a molte squadre (Roma, Tottenham e Inter in primis) per restare al Milan.

È considerato incedibile. Romagnoli: una stagione fa il Chelsea offrì 55 milioni, oggi la sua valutazione non si è certo abbassata. Il contratto in scadenza nel 2020 e un rinnovo su cui non si e mai aperta una vera trattativa lo rendono appetibile sul mercato estero. Non va dimenticato comunque che il 30% della futura rivendita andrà versato nelle casse della Roma per gli accordi presi tra Galliani e Sabatini. Luca Guazzoni