Milan, gli scenari dopo lo schiaffo della Uefa

Respinto il "voluntary agreement": incertezze sul rifinanziamento del debito

Yonghong Li

Yonghong Li

Milano, 16 dicembre 2017 - Al caso Donnarumma (Fassone avverte Raiola: «Nessuno pensi di usare tecniche strane per far sì che Gigio venga ceduto a valori inferiori al suo valore di mercato») si aggiunge il no dell'Uefa alla richiesta di 'voluntary agreement'. Non c'è proprio pace per il Milan che prepara la trasferta di domani con il Verona. Il Financial Body dell'Uefa ha respinto il piano presentato da Fassone: il Milan infatti non ha potuto garantire la continuità aziendale per il futuro né i 160 milioni chiesti dall'Uefa come copertura delle perdite previste per il prossimo triennio.

Il comunicato dell'Uefa: «La Camera ha deciso di non concludere il voluntary agreement con l'Ac Milan. In particolare, la Camera ha considerato che, a oggi, ci sono ancora delle incertezze per quanto riguarda il rifinanziamento del debito che deve essere rimborsato a ottobre 2018 e le garanzie finanziarie fornite dai maggiori azionisti. L'Ac Milan continuerà ad essere soggetto all'attuale monitoraggio e la situazione verrà valutata di nuovo nei primi mesi del 2018». «La Uefa ci ha chiesto due cose impossibili da adempiere, non solo per noi ma per qualunque club: completare prima della loro decisione il rifinanziamento del debito con Elliott e di fornire garanzie sufficienti per dimostrare la capacità della proprietà di sostenere le perdite del club con un deposito bancario. Bastava dirlo prima e avremmo previsto che sarebbe stato impossibile arrivare fino in fondo». In primavera il Milan sarà sanzionato con il Settlement Agreement: una multa milionaria appare praticamente scontata, così come la limitazione della rosa nella lista Uefa per la prossima stagione e sul tetto ingaggi. improbabile il blocco di una sessione di mercato che vieterebbe al Milan di acquistare nuovi giocatori in estate. Impossibile invece l'esclusione dalle Coppa Europee, estrema ratio per chi persevera a non rispettare i paletti Uefa.

Qualora nell'ottobre del 2018 Yonghong Li non dovesse riuscire a rimborsare il debito di 303 milioni, il fondo americano Elliott riscatterà il 99.93% delle quote del club e lo metterà all'asta per trovare un nuovo proprietario. A cavallo dell'anno nuovo scadrà l'esclusiva di Highbridge con il Milan: il fondo è chiamato a rifinanziare il debito ma potrebbe trovare anche nuovi soci (di minoranza o maggioranza) per affiancare o subentrare a Yonghong Li.