Inter sotto esame, Icardi in soccorso di Spalletti

Per fermare la crisi il capitano stringe i denti: ma dovrebbe partire in panchina

Icardi e Spalletti

Icardi e Spalletti

Appiano Gentile (Como), 24 febbraio 2018 - In un campionato in cui avversari facili non ce ne sono e dove il trappolone è sempre dietro l'angolo, la camaleontica Inter di Luciano Spalletti fa bene a non fidarsi del Benevento, battuto faticosamente all'andata e arrivato a San Siro per giocarsi la partita della vita. Quella che potrebbe riaprire i giochi salvezza. Per i nerazzurri, invece, il match di stasera servirà a capire quale sia il reale stato di salute di una squadra che negli ultimi tre mesi ha visto lentamente perdere certezze, solidità, autostima e... posizioni in classifica (9 punti nelle ultime 10 giornate). Prima di arrivare al derby e poi affrontare il Napoli nel turno successivo, è necessario rispolverare sin da stasera l'orgoglio, ritrovare l'entusiasmo di inizio stagione. Perché a guardarla così, questa ha poco a che vedere con l'Inter che a fine autunno si è accomodata persino in vetta alla classifica.

«Non siamo depressi – dice convinto l'allenatore –. Ma è anche vero che siamo noi ad aver determinato questo brutto momento. Ora dobbiamo credere nella nostra forza. E' vero che il vento ci soffia in faccia ma sono convinto che questo gruppo renderà la vita difficile a tutti e i leader presto faranno vedere di essere tali». Insomma, l'avviso ai naviganti è chiaro. Dopo l'invito di Sabatini a «capire quelle che sono le priorità», Spalletti mette in riga il gruppo, ricordando che «per quel che riguarda l'obiettivo da raggiungere è sempre alla nostra portata». Il problema è che stasera alternative non ce ne sono in una partita da dentro o fuori. Per uscire dal periodo 'no' (definito «devastante» dal tecnico) i nerazzurri devono solo vincere la prima delle tre sfide consecutive a San Siro, riprendersi per una notte il terzo posto sperando in eventuali passi falsi di Roma e Lazio domani. «Il nostro avversario ora è la vittoria – ribadisce Spalletti –. Ci siamo preparati benissimo: affrontiamo il Benevento ma poteva esserci qualunque altra squadra, anche il Real e l'avremmo preparata allo stesso modo». Tra i convocati tornano Miranda, Icardi e Perisic, però solo quest'ultimo dovrebbe partire titolare.

Ma l'allenatore sottolinea un altro aspetto positivo: «Vero, gli altri due non sono ancora al meglio, ma al posto del non starci loro ci sono voluti stare. Vogliono dividere le difficoltà. E' un messaggio importante». Anche perché bisognerà riportare euforia e riconquistare i tifosi: «Rispetto all'inizio stagione l'entusiasmo della gente sembra calato per quelli che sono stati i risultati, tocca a noi reagire. Dobbiamo cambiare il giudizio nei nostri confronti». Chiosa finale con un plauso al giovane Zhang e «stoccatina» a Thohir: «Steven ha le qualità del presidente perfetto, perché ti fa sentire enorme fiducia. E' una persona corretta, gentile. Dà la possibilità a tutti di esprimersi attraverso le loro qualità». © RIPRODUZIONE RISERVATA