Atalanta-Limassol, Papu Gomez tiene in ansia Gasperini

Il dubbio Il capitano non si è allenato per il pestone rimediato domenica a Genova. Ma stringerà i denti

Gomez, un ko che preoccupa

Gomez, un ko che preoccupa

Bergamo 18 ottobre 2017 - 110 anni e non sentirli. L’Atalanta Bergamasca Calcio, fondata nel lontano 1907, ieri ha festeggiato sobriamente il proprio compleanno con una ordinaria giornata di lavoro e un allenamento a porte chiuse nel centro sportivo di Zingonia. Dove mister Gian Piero Gasperini, al riparo da occhi indiscreti, sta preparando la sfida cruciale di domani sera a Reggio Emilia contro i ciprioti dell’Apollon Limassol.

L’imperativo del tecnico di Grugliasco è resettare la brutta sconfitta di Genova. Brutta per il risultato e per quei venti minuti di black out in cui la Sampdoria ha ribaltato la gara segnando tre gol a raffica, ma non per la prestazione nel suo complesso. Anzi, paradossalmente nel primo tempo si è vista una delle migliori prestazioni stagionali della Dea. «Questa partita deve servirci da lezione per il futuro», ha ammonito Gasperini sul bus che ha riportato i nerazzurri a Bergamo. Prima di ribadire un concetto già espresso anche dopo la meravigliosa notte del 3-0 all’Everton: resettare, lasciarsi alle spalle vittorie o sconfitte, complimenti o mugugni, e ripartire subito.

Testa dunque solo all’Apollon Limassol. Squadra poco conosciuta. Gasperini e il suo staff la stanno analizzando con i soliti filmati. Cominciando dalle due gare di Europa League in cui i ciprioti hanno strappato due pareggi in rimonta: 1-1 in casa contro il Lione, agganciato in tempo di recupero, ed una doppia rimonta nel 2-2 a Liverpool al Goodison Park contro l’Everton. Avversario ostico l’Apollon, che sa difendersi ma anche pungere, ma tecnicamente nettamente inferiore all’Atalanta. Che domani sera (fischio d’inizio alle 21.05) al Mapei Stadium di Reggio Emilia ha una sola opzione: vincere. Per restare da sola in testa al gruppo. E e per semplificarsi la vita.

Battere i ciprioti, salendo a quota 7 punti al termine del girone di andata, significherebbe mettere una prima ipoteca sul passaggio del turno, soprattutto se dalla sfida tra Everton e Lione uscisse un pareggio che relegherebbe gli inglesi a quota due e i francesi a quota tre. Ieri, nella seduta pomeridiana, hanno lavorato a parte il difensore brasiliano Toloi, che avverte ancora fastidio al retto femorale dopo l’infortunio subito il 24 ottobre a Firenze, e a questo punto sembra destinato a restare in panchina contro l’Apollon, e il capitano Alejandro Gomez. Il Papu, che, ha preso una brutta botta domenica a Marassi scontrandosi nel finale con Quagliarella, ieri mattina si è sottoposto agli esami di rito che hanno escluso lesioni: solo un pestone, con livido e gonfiore. L’argentino ha fatto terapia in piscina, per ridurre l’ematoma, e l’impressione, conoscendo la sua voglia di giocare queste partite, è che possa esserci domani sera, anche se magari non al meglio, dovendo stringere i denti.

È possibile che Gasperini scelga di risparmiare Gomez nel primo tempo, ricorrendo ad un 3-4-1-2 con Cristante a svariare dietro le punte, esattamente come successo nel primo tempo domenica a Marassi, preservando il fantasista argentino per la ripresa, in base anche al punteggio. Ma il Papu farà di tutto per esserci. E per segnare.