Arriva Spamalot, il musical dissacrante di Elio

Da venerdì 17 novembre al Teatro Nuovo

Spamalot

Spamalot

Milano, 16 novembre 2017 - Brillante e stupido. Gli aggettivi usati quindici anni fa dal New York Times per la première broadwayana di “Spamalot”, il musical di Eric Idle attinto dalla pellicola ad episodi “Monty Python e il Santo Graal” del ’75, torna utile anche per la versione italiana diretta da Claudio Insegno in replica da domani al Nuovo con Elio nei panni di Re Artù.

Già perché l’idiozia scintillante delle gag, dei nonsense e dei paradossi che valsero a quella versione tre Tony Awards, compreso il titolo riservato al miglior musical della stagione, promettono scintille. «Questo è il mio vero habitat, anche se ho preso una strada molto lunga e complicata per arrivarci, passando da Elio e le Storie Tese, avventura che non rimpiango affatto e perfino i Festival di Sanremo», dice Elio, alla sua seconda esperienza nel mondo del musical dopo “La Famiglia Addams”. «Mettendo le mani su “Spamalot” avevamo molto chiaro cosa non fare: ovvero cadere negli errori dell’adattamento italiano del film. Così siamo rimasti molto aderenti all’originale, perché pensiamo che i Monty Python vadano toccati il meno possibile. Il responso delle anteprime tenute finora mi sembra più che soddisfacente». La storia tra Elio e questo musical decisamente anomalo parte da lontano. «Lorenzo Vitali del Teatro Nuovo mi ha proposto di portare in scena “Spamalot” e io, che pur amando i Phyton avevo ben chiare le difficoltà di un adattamento mai fatto prima in Italia, ho accettato a condizione che a mettere le mani sul copione fosse una persona di cui mi fido più di me stesso: Rocco Tanica».

Dopo aver portato in scena le (dis)avventure dei cavalieri della tavola rotonda parodiate dai Python, Elio, al secolo Stefano Belisari, una laurea in ingegneria elettronica accantinata per lasciare spazio alla musica, guarda a Webber. «Così, solo per mia soddisfazione personale, mi piacerebbe interpretare un ruolo in “Jesus Christ Superstar”». Nonostante le voci circolate nelle ultime settimane, lo scioglimento degli Elio e le Storie Tese dopo il concerto del 19 dicembre al Forum sembra certo, certissimo anzi (im)probabile. Un disco in uscita sembra sconfessare energicamente la vox populi. «Contiamo di pubblicare il successore di “Figgatta de Blanc” entro la prima metà del prossimo anno. Volevamo farlo uscire già all’inizio di quest’anno, ma non ci convinceva del tutto, così l’abbiamo spostato prima all’estate e poi all’inizio del 2018. Ora siamo quasi in dirittura d’arrivo. D’altronde abbiamo annunciato il concerto d’addio, non lo scioglimento del gruppo»...