Capsula & Nucleo reunion: "Abbiamo tanto da dire"

La comicità dei Pali e Dispari venerdì e sabato allo Zelig

I Pali e Dispari

I Pali e Dispari

Milano, 7 aprile  2017 - Ancora tu. Ma non dovevamo vederci più? E invece eccoli lì: I Pali e Dispari, ovvero Angelo Pisani e Marco Silvestri, per gli amici Capsula e Nucleo. Impossibile non ricordarseli, ragazzotti di periferia dalla gestualità immensa... Fenomeno mediatico d’inizio Anni Zero, dopo il successone arriva il divorzio. Con Pisani a continuare a bazzicare per tv e teatri, Silvestri a provarsi come regista. Ma certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. E così dopo essersi fatti vedere insieme in tv, stasera e domani li si incrocia allo Zelig. Titolo "Reunion". Come i Pooh.

In tv com’è andata?

"Abbiamo scoperto di divertirci ancora - racconta Silvestri - E che Capsula e Nucleo sono incredibilmente attuali. Due giovani vecchi che hanno molto da dire". E Pisani aggiunge: "Sì, due serate in cui abbiamo ritrovato quel divertimento che dopo quasi vent’anni di lavoro insieme era venuto un po’ a mancare. Che poi era stato il motivo per cui ci eravamo presi una pausa".

Ma questa reunion è un’avventura o avete intenzioni serie?

"Siamo i maggiori precari del mondo del lavoro. Abbiamo voglia ma aspettiamo di capirci di più. Impossibile dirlo ora. Intanto ci hanno subito chiamato per queste due date dal vivo». «Personalmente - aggiunge Pisani – mi sento felice e sorpreso, anche di tornare al lavoro su una linea comica ancora fresca e molto nostra".

Come la definireste la vostra comicità?

"Surreale ma pop -risponde Pisani - Ha bisogno di sedimentare, fatica ad essere immediatamente recepita. Ma credo che questo possa essere un valore aggiunto in un momento in cui tutto va di fretta. E poi ora dal punto di vista umano portiamo una consapevolezza diversa".

Tornare sul palco?

"Temevamo di essere un po’ fuori forma, invece ti accorgi che è come andare in bicicletta. Poi il live di stasera per noi è molto importante, perché anche quando ci stavamo antipatici, dal vivo siamo sempre riusciti a creare una magia".

Perché allora separarvi?

"È stata una separazione consensuale. Alla fine eravamo una coppia di fatto. Lavoravamo 300 giorni all’anno, non vedevamo mai le nostre famiglie- racconta Silvestri- in quel periodo Zelig portava soldi e successo, noi ci siamo sfilacciati dalle cose che contano, perdendo il senso della realtà. Siamo stati fagocitati dallo showbiz». E Pisani: «Consideri che avevamo iniziato a 21 anni, dopo pochi mesi eravamo in tv, su un treno che correva fortissimo. Arrivavano tante cose belle ma si consumavano velocemente".

Che amici avete chiamato per stasera?

"Ci piaceva l’idea di riunire quegli artisti con cui ci siamo un po’ persi di vista. Come alcuni attori di Favelas, i Persi per Persi o Diego Caielli e Alessio Tagliento, altro bellissimo duo".

Zelig , viale Monza 140, ore 21.