Milano, 23 febbario 2012 - Chimes of freedom. Le cover di 73 canzoni di Bob Dylan, in quattro cd, onorano i 50 anni di Amnesty International. Tutte versioni inedite di amici vecchi e nuovi, tranne «Chimes of Freedom» cantata da Bob. Gli uomini del rock, del pop, del jazz, del country e del blues, produttori, ingegneri del suono, manager e tecnici hanno lavorato gratuitamente per sostenere la causa dei diritti fondamentali dell’uomo. Il solo Bob Clearmountain ne mixate 30, hanno collaborato Mick Haggerty e Adam Ayan, la copertina è di Mick Haggerty. Atmosfere crude, pure e dure da club, mentre scorrono i titoli di coda con Johnny Cash, Patti Smith (Drifter’s Escape), Pete Townshend (Corina Corrina), Diana Krall (Simple Twist of Fate), Sting (Girl From The North Country) e Mark Knopfler ((Restless Farewell).


E ancora Lenny Kravitz (Rainy Day Women), Elvis Costello (License To Kill), Angelique Kidjo (Lay Lady, Lay), Jackson Browne e Joan Baez, Adele (Make You Feel My Love). Bryan Ferry e Carly Simon (Just Like a Woman), Joe Perry, Bad Religion, My Chemical Romance, Paul Rodgers & Nils Lofgren, Sinead O’Connor e il Kronos Quartet, Maroon 5 (I Shall Be Released), Seal & Jeff Beck (Like a Rolling Stone), Mick Hucknall, Dave Matthews, Kris Kristofferson, Eric Burdon, Evan Rachel Wood e Marianne Faithfull, Pete Seeger. E molti altri, meritevoli, ancora. Una rilettura dalla parte dell’anima e del cuore, suoni primi anni Settanta, contaminazioni rispettose. Duetti inauditi, compagnie insospettabili (scelte di un repertorio minore), continue sorprese. Una meraviglia senza fine.


di Marco Mangiarotti