Eurovision Song Contest, coi Maneskin l'Italia vince dopo 31 anni

Tricolore sul tetto dell'Europa musicale l'ultima volta con Toto Cutugno

La festa dei Maneskin

La festa dei Maneskin

"Rotterdam make some noise".  In quel momento Damiano David, frontman dei Maneskin, si è letteralmente preso il pubblico dell'Eurovision Song Contest 2021. Tutti gli occhi erano su di lui e per una notte è sembrato a tutta Europa di essere fuori dall'incubo covid-19 ed essere tornati alla normalità. L'Italia della musica ora è sul tetto d'Europa. L'Italia della musica guarda tutti dall'alto in basso dopo ben 31 anni. Già, perché nessun artista italiano aveva più vinto l'Eurovision Song Contest dal lontano 1990. A trionfare, in un mondo musicale del tutto differente, era stato Toto Cutugno con il brano "Insieme: 1992". Una canzone completamente diversa rispetto a "Zitti e buoni" dei Maneskin. Una canzone che parlava d'Europa e di unità dopo la caduta del muro di Berlino. Una canzone, come è quella dei Maneskin, figlia dei tempi. Quell'anno Toto Cutugno prese il posto di una band molto nota in Italia: a vincere il Festival di Sanremo - evento che dà diritto anche ad avere il pass per l'Eurovision - erano stati i Pooh con "Uomini soli". Difficile dire se Dodi Battaglia e compagni avrebbero vinto, di certo la loro decisione di non partecipare spalancò le porte a Toto Cutugno. E di fatto alla seconda vittoria dell'Italia nella manifestazione musicale più importante e seguita d'Europa. La prima era stata di Gigliola Cinquetti, che nel 1964 aveva trionfato con il brano "Non ho l'età".