Palio di Legnano, la Traslazione della Croce fra sfottò e tradizione

Il Crocione ha fatto ritorno in territorio "neutro", ovvero nella basilica di San Magno, da dove ripartirà dopo la disputa del Palio di domenica 31 maggio

Il Crocione in piazza San Magno

Il Crocione in piazza San Magno

Legnano (Milano), 26 aprile 2015 - I contradaioli delle otto sorelle legnanesi ogni anno, un mese prima del Palio, perpetuano un rito antico quanto la Battaglia di Legnano. Con il ritorno della croce di Ariberto D'Intimiano nella basilica romana minore di San Magno, ovvero la tradizionale Traslazione della Croce, si è aperto ufficialmente il Palio delle contrade 2015: l'annuncio è arrivato direttamente per bocca del supremo magistrato del Palio, che ha rinnovato l'appuntamento con le reggenze al 9 maggio. "Quel giorno - ha declamato il magistrato - attendiamo le contrade per l'iscrizione e per la presentazione dei capitani". Ad accogliere l'arrivo del Crocione nella basilica di San Magno sono stati centinaia di contradaioli divisi in otto gruppi in base all'appartenenza e impegnati, durante tutta la cerimonia, nei tradizionali e goliardici sfottò. San Domenico, ad esempio, non si è fatta mancare l'occasione di cantare ritornelli contro la rivale, e detentrice del Crocione fino a oggi, Sant'Erasmo. Dire che la croce abbia fatto ritorno nella sua casa non è, però, corretto e può essere interpretato in modo offensivo da tutti coloro che non appartengono a San Magno. Ciascuna contrada, infatti, sente la propria parrocchia come la dimora più degna del simbolico crocione e Sant'Erasmo, l'anno scorso, non è stata da meno: "Volevamo così tanto questa vittoria - aveva detto la reggenza del Corvo - che la croce ce la siamo portata a mano, di persona, fino alla chiesa di Sant'Erasmo".