Arena al Castello, tutti i dettagli: "Adesso tocca al prossimo sindaco"

Il costo del noleggio della struttura, dal 15 maggio al 31 agosto, sarebbe di circa 320.000 euro. Il Collegio dei capitani: "A gestirla potrebbe essere una fondazione, il Comune o un privato in convenzione"

La pista della nuova arena al Castello

La pista della nuova arena al Castello

Legnano (Milano), 28 aprile 2017 - Tanti i dati, ma anche diversi interrogativi. A palazzo Leone da Perego si è parlato diffusamente del progetto della arena al Castello. Un progetto che negli intendimenti del Collegio dei capitani e delle contrade e dell’architetto Marco Quaranta dovrebbe andare oltre il semplice concetto di «pista al Castello». «Non vogliamo essere strumentalizzati nè strumentalizzare nessuna idea - ha affermato il gran maestro Alberto Oldrini -, vogliamo solo dare alla nostra città un progetto». Già, il progetto. Di cosa si tratta? Fondamentalmente di una vera davanti al Castello.

Un’arena che può arrivare a contenere un totale di circa 17.000 persone, 10.084 delle quali sulle tribune. Il progetto nasce, inutile nasconderlo, per realizzare il grande sogno delle contrade, ovvero quello di vivere la corsa ippica del Palio al Castello. Per questo all’interno dell’arena dovrebbe essere immancabile la pista in sabbia, che sarebbe allestita come l’attuale pista allo stadio Mari. «Ma il Palio gestirà l’arena soltanto per una ventina di giorni in totale - ha precisato Oldrini -, dal 10 giugno fino a fine agosto la struttura sarà a disposizione della città e di chiunque volesse organizzare eventi». Un’idea condivisibile e che ha trovato il favore di molti, ma che non manca di riscontrare scetticismo. Il motivo? La sostenibilità economica. Ancora non è chiaro, infatti, chi dovrebbe gestire questa struttura - che peraltro occuperebbe lo spazio antistante il Castello soltanto da metà maggio a fine agosto, essendo un’arena scoperta - e con quali modalità. «Sicuramente il ruolo del Comune sarebbe imprescindibile - ha spiegato Marco Barlocco del Collegio dei capitani -, ma poi a gestire la struttura potrebbe essere una fondazione che stiamo pensando di creare oppure un privato in convenzione con l’Amministrazione comunale o il Comune stesso».

La realizzazione della struttura sarebbe invece affidata all'azienda Ceta di Bergamo, leader nel settore delle strutture modulari per eventi sportivi e culturali. Sue, ad esempio, le strutture dello stadio del Crotone in serie A. "Si tratta di strutture che durano dai 30 ai 50 anni - ha chiarito Aldo Previtali, general manager di Ceta -. La struttura modulare è antivandalica". 

Il gruppo di lavoro del Collegio dei capitani
Il gruppo di lavoro del Collegio dei capitani

Capitolo finanze. Il canone di noleggio annuale dal 15 maggio al 31 agosto è di 320mila euro, al decimo anno potrebbe essere riscattata con 240mila euro aggiuntivi. Una formula poco conveniente, se si pensa che l’acquisto dell’arena costerebbe circa 1 milione e 400mila euro, ma che darebbe la possibilità di sperimentare per qualche tempo e capire se l’idea può funzionare. La sostenibilità economica? «Abbiamo già avuto proposte da un imprenditore e da un’agenzia di spettacolo - ha aggiunto Barlocco - e questo potrebbe rappresentare un discreto introito. Oltre al contributo del Comune, ci sarebbero anche gli incassi del Palio che coprirebbero gran parte della spesa». Con mille persone in più, infatti, aumenterebbero anche gli incassi. Considerando, poi, che l'Amministrazione comunale non dovrebbe più spendere ogni anno i 40mila euro che servono per il rifacimento del manto erboso dello stadio Mari dopo la corsa ippica, in effetti i margini di manovra potrebbero esserci. Mancherebbero però ancora dei soldi per arrivare a coprire l'intera spesa di noleggio e sistemazione di tutti i comfort. Qui potrebbero intervenire sponsor privati, magari anche attraverso la "brandizzazione" dell'arena - ovvero l'intitolazione dell'arena a un'impresa o a una realtà come nel caso degli sponsor delle squadre di volley e basket - o si potrebbe scegliere di organizzare eventi di ampio respiro in questa struttura. Eventi che possano portare introiti importanti. 

Con una capienza totale fino a 17.000 posti, l'arena legnanese, diventerebbe di fatto il secondo polo del genere in tutto il territorio: sarebbe la seconda struttura scoperta più capiente dopo lo stadio di San Siro. Un valore da sfruttare anche a livello internazionale per eventi di richiamo. Quali? Festival di medie dimensioni, diciamo una sorta di ampliamento del Rugbysound, ad esempio. Ma non solo. Come ha ricordato il gran maestro Oldrini, le idee possibili sono davvero tante. Senza il sì della nuova Amministrazione comunale che sarà in carica dopo le elezioni dell'11 giugno, però, tutto questo rischia di rimanere soltanto sulla carta. Alla presentazione del progetto erano presenti, in prima fila e armati delle solite buone intenzioni da campagna elettorale, tutti i candidati sindaco alle prossime Amministrative. Il leit motiv? "Bella idea, ma bisognerà verificarne la fattibilità".  Bisognerà a questo punto capire se il "Bella idea" potrà valere anche dopo aver ottenuto il voto della maggioranza dei legnanesi.