Una rete per la pediatria

Per quanto riguarda la vicenda legata alla sanità pediatrica, essa è stata inserita nella nostra riforma del sistema sociosanitario lombardo

Milano, 5 novembre 2017 

Caro presidente, sono molto contenta che il Sì abbia vinto al Referendum perché spero che questo sia positivo anche per quello che riguarda la Salute e in particolare per quella dei bambini, ad esempio nell’area metropolitana di Milano. Giovanna, una mamma di Milano

Cara Giovanna, sicuramente, dopo la vittoria del Sì, la Salute sarà uno dei pilastri su cui fondare la trattativa con lo Stato. Per quanto riguarda la vicenda legata alla sanità pediatrica, essa è stata inserita nella nostra riforma del sistema sociosanitario lombardo. Ha come focus la presa in carico dei pazienti cronici e ha anche previsto e introdotto con successo un nuovo approccio di cura nel settore materno-infantile. La Rete interaziendale materno-infantile dell’area metropolitana di Milano vede collaborare circa 450 professionisti, per una presa in carico più efficiente dei bambini. La Rete è composta da strutture di prim’ordine come l’Ats Città Metropolitana di Milano, il Fatebenefratelli Sacco, il Pini-Cto, il Grande ospedale metropolitano Niguarda, l’Asst San Paolo e San Carlo, l’Asst Nord Milano, la Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori, la Fondazione Irccs Istituto Neurologico Besta, gli ambulatori dei pediatri di libera scelta. Con la nostra riforma, che vogliamo arricchire anche grazie ai frutti del Sì al Referendum, abbiamo così previsto la creazione di un modello di rete che potesse svolgere questa funzione di presa in carico globale del bambino e della mamma. Un modello realizzato grazie alla collaborazione dei grandi professionisti che abbiamo nell’area metropolitana. Una collaborazione che, nei prossimi mesi, dovrà trovare concreta attuazione con il supporto informatico che stiamo realizzando e che metterà in comunicazione i vari nodi della rete, i reparti di degenza, i vari ambulatori specialistici ad essi collegati e la realtà territoriale. Non solo: nelle prossime settimane, insieme al collega assssore Giulio Gallera, vorremo provare a estendere alle altre aree della Lombardia questo modello. Creeremo un Tavolo istituzionale che possa fare tesoro di questo grande lavoro e possa replicarlo su tutto il territorio lombardo.

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