Mercoledì 24 Aprile 2024

"No alla depenalizzazione dei reati contro gli animali"

Brambilla: "Non si riduce il carico giudiziario a scapito dei più deboli tra i deboli: gli animali. Il decreto legislativo sulla non punibilità è una resa dello Stato di fronte a crimini niente affatto minori. Daremo battaglia contro questa vergogna"

Michela Vittoria Brambilla al canile di Segrate (Newpress)

Michela Vittoria Brambilla al canile di Segrate (Newpress)

Segrate (Milano), 22 dicembre 2014 - Battaglia contro i contenuti del decreto legislativo approvato dal governo il 1 dicembre scorso soprattutto perchè troppo morbidi nei confronti di chi uccide o maltratta animali. E' quanto annunciato questa mattina dalla Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente"Non si riduce il carico giudiziario a scapito dei più deboli tra i deboli: gli animali - ha detto la presidente, l'onorevole Michela Vittoria Brambilla - . Il decreto legislativo sulla non punibilità è una resa dello Stato di fronte a crimini niente affatto minori. Daremo battaglia contro questa vergogna".

La nuova normativa avrebbe dunque effetto anche sui reati commessi a danno di animali proprio perchè "svuota", togliendo ogni efficacia all'azione penale, tutte le norme che sanzionano l'uccisione e il maltrattamento di animali. E' infatti previsto dal decreto che se i reati per cui si procede sono puniti con la reclusione fino a cinque anni, e se l'offesa "è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale", il processo potrà chiudersi con l'archiviazione o con la sentenza di assoluzione.

"Al massimo - ha sottolineato ancora la Brambilla - i colpevoli rischieranno di pagare risarcimenti in sede civile. Se questo fosse l'esito finale, saremmo di fronte ad una colossale amnistia preventiva sui reati commessi a danno degli animali: i procedimenti per uccisione, abbandono, traffico di cuccioli, combattimenti, sevizie, finirebbero, quasi sempre, nel calderone di quelli da chiudere 'per particolare tenuità del fatto', vanificando all'istante i faticosi progressi della legislazione penale nell'ultimoventennio".

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