Giovedì 25 Aprile 2024

Lombardia, ok a legge per la tolleranza zero contro le nutrie. Enpa: strage immotivata, provvedimento sbagliato

Il Consiglio regionale ha dato il via libera definitivo alla legge che permette di eliminare i roditori, accusati di danneggiare coltivazioni e corsi d'acqua. Enpa: "I soldi che saranno impiegati in questi piani di abbattimento, inutili e crudeli, avrebbero potuto essere usati per la tutela delle arginature fluviali e dei canali, limitando l’impatto della nutria sulle colture agricole"

Una nutria (De Pascale)

Una nutria (De Pascale)

Milano, 26 novembre 2014 - La notizie è di poche ore fa: ieri in Lombardia è scattata la tolleranza zero per le nutrie. Il Consiglio regionale ha dato il via libera definitivo alla legge che permette di eliminare i roditori, accusati di danneggiare coltivazioni e corsi d'acqua, anche con armi da sparo, da lancio individuale, gas, sterilizzandli o intrappolandoli e abbattendoli con narcotico o armi ad aria compressaLe nutrie, circa 2 milioni di esemplari sul territorio regionale, potranno essere eliminate in qualsiasi periodo dell'anno e anche nelle zone dove è vietata la caccia. Il testo prevede che siano le Province fino a fine 2014 a occuparsi sia del contenimento delle nutrie sia della raccolta e lo smaltimento delle carcasse degli animali. Dal 2015 la giunta regionale predisporrà un programma triennale.

ENPA: STRAGE IMMOTIVATA - Non si è fatta attendere la dura reazione dell'Enpa. Ancora una volta le nutrie tornano nell’occhio del ciclone - si legge in una nota dell'Enpa di Milano - additate come le cause del dissesto idrogeologico e degli ingenti danni all’agricoltura e la Regione, ancora una volta, adotta il provvedimento sbagliato nella gestione del problema: abbattimento con ogni metodo, in ogni luogo ed in ogni tempo. "Le nutrie - prosegue l'Enpa - al pari di moltissimi animali alloctoni (dal gambero della Louisiana al parrocchetto dal collare), sono state immesse nell’ambiente italiano a seguito di fughe e rilasci dagli allevamenti di animali da pelliccia, in cui si produceva la pelliccia di “castorino” e si sono riprodotte colonizzando il territorio di mezz’Europa. In Italia il fenomeno non è stato affrontato quando gli esemplari erano pochi e si vorrebbe risolvere il problema ora, con un’immotivata strage che sarà foriera solo di maltrattamenti agli animali, senza una risoluzione del problema". 

"Enpa valuterà se ricorrere contro questa legge, promulgata ieri e non ancora pubblicata sulla gazzetta ufficiale regionale, che non privilegia i metodi ecologici, aprendo la mattanza con tutte le armi possibili, comprese balestre, archi, pistole e addirittura con le carabine ad aria compressa, strumento quest’ultimo certamente inidoneo a provocare una morte indolore e rapida per l’animale. In questo modo si darà il via libera a un ingente speco di risorse pubbliche che non potranno portare alla risoluzione del problema, come è stato ampiamente dimostrato in altri paesi europei. Peraltro l’abbattimento delle nutrie non rappresenta una novità in quanto già negli anni scorsi era stato attuato con piani di eradicazione miseramente falliti. I soldi che saranno impiegati in questi piani di abbattimento, inutili e crudeli, avrebbero potuto essere usati per la tutela delle arginature fluviali e dei canali, limitando l’impatto della nutria sulle colture agricole"