Dopo tanta paura in laboratorio diciannove beagle cercano casa

Hanno alle spalle un passato fatto di gabbie, analisi e sperimentazione, ma non hanno perso la voglia di trovare una famiglia che doni loro amore e ore di gioco. Si mostrano ancora spaventati dalla presenza umana, e lo dimostrano in ogni sguardo di Rossana Brambilla

Un cucciolo di beagle (foto repertorio)

Un cucciolo di beagle (foto repertorio)

Monza, 20 ottobre 2014 - Diciannove beagle cercano casa. Hanno alle spalle un passato fatto di gabbie, analisi e sperimentazione, ma non hanno perso la voglia di trovare una famiglia che doni loro amore e ore di gioco. Si mostrano ancora spaventati dalla presenza umana, e lo dimostrano in ogni sguardo, i cuccioli arrivati nella sede monzese dell’Ente Nazionale Protezione Animali, durante la scorsa settimana. Un atteggiamento comprensibile, dopo aver trascorso la loro vita in un istituto di ricerca farmacologica, ma non certo irreversibile. Grazie alle educatrici, ai volontari dell’ente, e soprattutto alle famiglie che vorranno arricchire la loro vita con un nuovo amico a quattro zampe, i cani approdati davanti alla porticina rossa di via Buonarroti, potranno avere un futuro migliore.All’interno del canile infatti, gli esperti stanno offrendo loro, una prima guida attraverso un percorso fatto di amore e serenità. L’obbiettivo dei volontari è di rendere gli animali sicuri e in grado di potersi ben adeguare alla compagnia di bambini e adulti. Il passo successivo sarà poi, quello di trovare una nuova cuccia che sostituirà definitivamente le sbarre delle gabbie.

Coloro che hanno intenzione di aprire la propria casa a uno di questi esemplari, potranno pertanto compilare i moduli per ottenere l’affido direttamente all’Enpa. Proprio come in molti hanno già fatto nei mesi passati. Lo scorso agosto erano stati nove, i beagle a occupare i box del canile, dopo anni di sfruttamento. «Gli unici contatti che questi animali hanno con gli esseri umani – dichiarano dall’Ente -, sono quelli con i ricercatori che conducevano gli esperimenti. Gli esemplari che abbiamo accolto erano, chi più chi meno, comprensibilmente spaventati. Ma sono stati seguiti quotidianamente dalle nostre educatrici, e ora hanno potuto lasciare i rispettivi box per trovare il calore di una famiglia». Un ulteriore progetto interesserà poi, questa razza. L’Enpa brianzolo ha infatti deciso di inserire i cani da laboratorio, nel Progetto Famiglia a Distanza. Chi aderirà all’iniziativa potrà dunque seguire i progressi dei cuccioli e portarli a passeggiare sotto la supervisione delle volontarie.