Spara ad aria compressa dal balcone e colpisce vicina: torna in carcere

L'uomo ha usato una pistola ad aria compressa, lievemente ferita la donna. Nel 2012 dopo Italia-Germania degli Europei sparò dal balcone con una pistola vera ferendo una bambina di 10 anni. Dopo aver patteggiato era in prova ai servizi sociali. Questa volta ha impugnato una pistola ad aria compressa

Una pistola

Una pistola

Como, 3 ottobre 2015 - Tre anni dopo non ha perso il vizietto di sparare dal balcone e così ha trovato un altro bersaglio nella vicina di casa ma dopo averlo centrato è tornato in carcere. Lui è L.Z. 50 anni, comasco, che nel 2012 fu arrestato per aver ferito una bambina di 10 anni sparando dal balcone di casa durante i festeggiamenti dopo Italia-Germania degli Europei di calcio. Questa volta ha sparato a una donna con un'arma ad aria compressa ferendola lievemente.

Dpo aver patteggiato due anni e otto mesi ed essere tornato ai domiciliari con il porto d'armi revocato, il cinquantenne da un anno era in affidamento in prova ai servizi sociali, quindi in pratica libero. La voglia di sparare dal balcone, però, non gli è passata: non potendo più acquistare armi vere e proprie si è rivolto verso quelle ad aria compressa, che sono in libera vendita, e con queste ha sparato a una donna che vive in una palazzina a fianco, ferita a un piede in modo lieve.

Sulla base della denuncia della donna, il tribunale di sorveglianza gli ha revocato l'affidamento in prova e lo ha fatto tornare in carcere per scontare la pena. In casa i poliziotti hanno trovato quattro pistole e tre carabine, che avrebbe potuto comunque detenere, e 25mila proiettili a piombini. Nel giugno del 2012, dopo la qualificazione dell'Italia alla finale degli Europei di calcio, L.Z. si era messo a sparare dal balcone della sua casa di Monte Olimpino ( Como) e aveva ferito a un centinaio di metri di distanza una bambina di dieci anni che viaggiava sul sedile posteriore dell'auto del papà, in colonna per i festeggiamenti. Era stato rintracciato alcuni giorni più tardi e si era giustificato dicendo di voler colpire una lattina.