Si infila nel letto della sorellina della fidanzata: condannato

L'uomo, un 35enne, era accusato di violenza sessuale aggravata. Per lui una condanna a 2 anni e 6 mesi

Abusi su minori, foto generica (Foto Germogli)

Abusi su minori, foto generica (Foto Germogli)

Sondrio, 5 febbraio 2016 - Era accusato di violenza sessuale aggravata l’uomo di 35 anni che oggi è stato condannato a una pena di due anni e sei mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali dal collegio giudicante presieduto dal giudice Pietro Della Pona con a latere i giudici Barbara Licitra e Antonio De Rosa. I fatti contestati all’imputato sarebbero avvenuti a Tirano, il 2 settembre 2012. In quella data, l’uomo si sarebbe infilato nel letto in cui dormiva una bambina di soli 11 anni, sorella minore della propria fidanzata e, dopo averle infilato una mano nelle mutandine, le avrebbe palpeggiato il sedere.

Ad aggravare l’accusa hanno contributo il fatto che la minore avesse meno di 14 anni, che l’uomo ha agito in circostanze tali da ostacolare la difesa, approfittando del fatto che la bambina dormisse, che la propria compagna fosse assente e della fiducia in lui riposta dalla piccola che era rimasta a casa nonostante sapesse dell’assenza della sorella maggiore. Oltre alla pena detentiva, i giudici hanno stabilito a carico dell’uomo anche l’interdizione in perpetuo da qualsiasi ufficio attinente la tutela, la curatela e l’amministrazione di sostegno, la perdita del diritto agli alimenti e l’esclusione dalla successione della persona offesa, nonché l’interdizione in perpetuo da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, da ogni ufficio o servizio in istituzioni e strutture frequentate da minori. Stabilito anche un risarcimento danni di diecimila euro in favore della bambina e di cinquemila euro in favore del padre di quest’ultima. L’imputato dovrà anche rifondere le spese di costituzione delle parti civili quantificate in oltre cinquemila euro.

di ALESSIA BERGAMINI