Giallo sulla morte di Veronica, Emanuele dimesso dall’ospedale. Il legale: "Non ha ancora superato il trauma"

Il 18enne apprendista saldatore, continua a non ricordare con precisione cosa sia accaduto la sera di sabato di Susanna Zambon

Caduta nella scarpata, morta Veronica Balsamo

Caduta nella scarpata, morta Veronica Balsamo

Grosotto (Sondrio), 6 settembre 2014 - È stato dimesso dall’ospedale “Morelli” di Sondalo, e per il momento è libero, nella sua abitazione di Grosotto, dove abita insieme ai genitori. Emanuele Casula ieri mattina è uscito dalla stanza del reparto di Neurochirurgia in cui si trovava ricoverato da domenica 24 agosto, mattina del ritrovamento della sua fidanzata, Veronica Balsamo, priva di vita in fondo a un dirupo in località Roncale. «Emanuele non ha ancora superato psicologicamente il trauma, ma le condizioni di salute sono in miglioramento» afferma il suo avvocato, Francesco Romualdi. Il 18enne apprendista saldatore, infatti, continua a non ricordare con precisione cosa sia accaduto la sera di sabato subito prima che lui si allontanasse a forte velocità da Roncale e avesse l’incidente stradale per il quale ha trascorso quasi due settimane in ospedale. I carabinieri del Nucleo investigativo di Sondrio glielo hanno già chiesto, ma lui è ancora sotto choc per quanto accaduto, parla poco ed è confuso. La prossima settimana, però, potrebbe essere convocato in Procura per provare a rispondere alle tante domande che gli inquirenti si stanno ponendo in merito a quella notte. La speranza è che un eventuale interrogatorio possa cominciare a fare luce sul giallo. 

Intanto, il paese sembra essere trincerato dietro il più assoluto silenzio. Nessuno vuole parlare di cosa potrebbe essere accaduto quella notte, nessuno vuole azzardare ipotesi e nemmeno raccontare che tipo di ragazzo sia Emanuele. Una sorta di velo di protezione, sia nei confronti della comunità ferita che del giovane compaesano, da giorni non permette nemmeno di capire cosa la comunità pensi. E lo stesso discorso vale anche per la comunità virtuale, quella di Facebook: anche lì, dopo i primi giorni caratterizzati da messaggi di saluto per Veronica e condoglianze per la famiglia colpita dall’inspiegabile tragedia, è calato il silenzio più assoluto. Un silenzio che per la famiglia della giovane cameriera 23enne significa soprattutto rispetto nei confronti del loro lutto. Tramite il loro legale, l’avvocato Enza Mainini, hanno infatti chiesto discrezione e rispetto per il loro dolore. Nessuna novità, infine, per quanto riguarda le condizioni di Gianmario Lucchini, il chirichetto 36enne di Grosotto in coma dopo essere stato aggredito forse con un cacciavite. Le sue condizioni sembrano in miglioramento, ma si trova ancora in stato di incoscienza.