Valtellina, il caldo anticipa la stagione del vino

La Fondazione Fojanini prevede una vendemmia positiva: «Ci sono qualità e quantità»

I vertici della Fondazione Fojanini (National Press)

I vertici della Fondazione Fojanini (National Press)

Sondrio, 5 agosto 2015 - Sembrerebbero esserci tutti i presupposti per un’ottima annata fra i filari a vite della Valtellina. «Al momento, incrociando le dita, quella del 2015 è superiore, in termini qualitativi e quantitativi, alla precedente - commenta il direttore della Fondazione Fojanini di Sondrio, Graziano Murada -. La situazione dei vigneti è, ad oggi, più che discreta, eccezion fatta per la zona compresa tra Ardenno e l‘inizio di Berbenno e una parte di Castione andevenno, colpita dalle grandinate delle ultime settimane. Tenendo presente che mancano ancora settembre e parecchi giorni di agosto, mesi fondamentali per un vitigno tardivo come il nostro, siamo sicuramente in anticipo di 7-10 giorni sulla media trentennale. I dati, che finiremo di raccogliere entro fine settimana, ci faranno capire se siamo più vicini a quella che, recentemente, è stata una delle annate più precoci: il 2003».

Anche se cruciali saranno questo mese e settembre, gli indicatori attuali fanno davvero ben sperare, sotto ogni profilo. «La carica è buona e molto equilibrata, come la distribuzione dei grappoli sulle piante - prosegue Murada - La siccità, come sempre succede in annate calde, ha lasciato piccoli segni qua e là, soprattutto sulle piante di testa, più vicine ai muri, o in quelle dove c‘è meno terra, ma le ultime piogge sono riuscite a ripristinare il tenore idrico. Dal punto di vista della sanità e dell‘incidenza delle malattie siamo nella media. Ci avviamo, quindi, ad una vendemmia positiva grazie, soprattutto, a un vitigno come il Nebbiolo che, ancora una volta, dimostra la sua capacità di adattamento a un ambiente difficile come il valtellinese. Il vitigno durevole e che risenta meno di tutti i nuovi parassiti, (tipo la flavescenza dorata e la Drosophila suzukii), pianta che mezzo mondo sta cercando, noi lo abbiamo da sempre».

Fatte queste premesse, assolutamente incoraggianti, non resta che attendere i dati precisi della Fondazione e sperare nei prossimi, decisivi, 60 giorni. «Le previsioni - conclude il direttore del centro studi di via Valeriana - danno risalita di correnti sahariane, con qualche possibile temporale (speriamo non grandine) e, dopo Ferragosto, la fine progressiva del break estivo, con abbassamento graduale delle temperature. Staremo a vedere».