Forcola, acqua e fango sfiorano le case. Il sindaco: "Tragedia sfiorata"

La frana è di circa 500 metri cubi. Il primo cittadino ha evacuato una famiglia a scopo precauzionale

La frana (National Press)

La frana (National Press)

Forcola, 5 luglio 2015 - Quasi 500 metri cubi di fango e detriti sono franati venerdì sera sulla strada comunale in località Sirta, nel territorio di Forcola, schivando miracolosamente le case, per quella che si può definire una tragedia sfiorata davvero di un soffio. Lo smottamento è stato l’ultimo di una serie di seri problemi causati dal forte temporale che si è abbattuto sulla bassa Valtellina nella serata di venerdì.

Una vera e propria bomba d’acqua si è abbattuta sulla zona del Morbegnese, dove ha grandinato.

La conseguenza più grave è stata senza dubbio lo smottamento in località Sirta. Il terreno del versante montuoso, privo di capacità di assorbimento della grande quantità d’acqua caduta, ha ceduto, scaricando acqua, fango e detriti sulla strada comunale a ridosso delle abitazioni. «Fortunatamente lo smottamento ha «preso una piega» verso Morbegno, evitando così le case e finendo la sua corsa a ridosso dei terreni agricoli – spiega il sindaco di Forcola, Tiziano Bertolini, sul posto subito dopo l’accaduto -. Se invece la frana fosse scesa dritta avrebbe travolto le abitazioni. Una deviazione che ha certamente salvato delle vite».

Il primo cittadino si è subito dato da fare, e già nella serata di venerdì è riuscito a far intervenire sul posto una ditta specializzata che ha realizzato un canale d’emergenza per poter scaricare l’acqua che continuava a scendere.

Da ieri mattina, poi, sono iniziati anche i lavori di sgombero del materiale che ha invaso la strada. Le operazioni dureranno anche per i prossimi giorni. «Ho emesso un’ordinanza di chiusura della strada – prosegue il primo cittadino – e rimarrà interdetta al traffico anche dopo che sarà stata completamente liberata, almeno fino a quando non verranno effettuate nuove valutazioni relative alla messa in sicurezza dell’area. E sempre in via cautelativa ho disposto l’evacuazione di una famiglia composta da cinque persone che abita nella casa più vicina alla zona della frana».