Valmalenco, più di mille firme per la nascita di un Comune unico: «Insieme per il bene della valle»

Crescono le adesioni alla petizione. I promotori: no a campanilismi, rilanciamo il territorio

Il centro di Chiesa in Valmalenco

Il centro di Chiesa in Valmalenco

Chiesa in Valmalenco, 8 marzo 2015 - Più di mille firme in un mese. «Neppure noi ci aspettavamo un’adesione così», ammettono i promotori di «Insieme per la Valmalenco», il comitato di cittadini nato a sostegno della fusione di Chiesa in Valmalenco, Lanzada, Caspoggio, Torre Santa Maria e Spriana. Un residente su sei, stando alle firme, ha detto sì alla nascita del Comune unico della Valmalenco, un ente da 6.300 abitanti.

La pagina Facebook «Insieme per la Valmalenco» ha raggiunto oltre 600 adesioni. Nei negozi, nei bar e negli hotel sono stati istituiti piccoli centri di raccolta, dove i cittadini firmano dopo aver letto il testo della petizione. «È un’iniziativa promossa da un gruppo di cittadini per i cittadini», spiega il comitato. «Non c’è nessuna matrice politica, nessuna battaglia con le Amministrazioni comunali. Con questa iniziativa, al contrario, vogliamo essere un sostegno qualora gli amministratori dovessero riprendere in considerazione il progetto di un Comune unico proposto da loro anni fa. La risposta dei cittadini è nei numeri».

Voltare pagina. Chiudere l’era dei campanili «per dare alla Valmalenco un biglietto da visita unico» è la missione dei promotori. Una decina di giovani senza impegni politici, che giorno dopo giorno hanno raccolto sempre più consensi in valle. I vantaggi di un solo ente da oltre 6mila abitanti sono riassunti nella lettera che accompagna la raccolta firme: possiamo «scegliere, anticipare, gestire un cambiamento che con ogni probabilità, prima o poi, verrà imposto dallo Stato ai Comuni di minori dimensioni, tra i quali i nostri». Essere protagonisti di un cambiamento che - dicono - «è in linea anche con il contenimento dei costi».

«La creazione di un’istituzione unica consentirebbe di ottenere un miglioramento della qualità, una maggiore efficienza e minori costi di gestione delle attività svolte dai singoli Comuni», si legge nella lettera del Comitato che vede nel Comune della Valmalenco miglioramenti nella promozione del turismo e nei servizi, con meno spese.