Treni, aumento costo abbonamenti. La rabbia di studenti e pendolari

Studenti e genitori presi di sorpresa in biglietteria, nella tratta da Chiavenna a Colico il prezzo sale da 72 euro a 103: "Solo perché è in provincia di Lecco, la tariffa diventa uguale al treno per Milano: una situazione assurda". di Roberto Carena

Un treno (Foto di repertorio Pressphoto)

Un treno (Foto di repertorio Pressphoto)

 Chiavenna - "Ho due figli entrambi prendono il treno per recarsi a scuola, ma una da Chiavenna si ferma a Colico, l'altra prosegue per MIlano per recarsi in università. Fino a ieri spendevo 72 euro per la prima e 103.00 per la seconda, compreso anche i mezzi di superficie di Milano. Oggi sono costretta a spendere 103 euro per tutti e due. Perché?" E' lo sfogo di una mamma che, giunta in stazione a Chiavenna per rinnovare l'abbonamento del treno per i figli si è trovata la sorpresa. "E' assurdo, incoerente - continua - che, fra Chiavenna-Colico e Chiavenna-Milano, si debba pagare lo stesso prezzo. Mi è stato risposto che le condizioni sono cambiate in quanto essendo Colico località in provincia di Lecco, non si può più avere un abbonamento provinciale, che permette di muoversi in tutta la provincia con lo stesso documento, ma regionale, che permette di muoversi in tutta la regione. Ma mia figlia utilizza solo la tratta da Colico a Chiavenna".

Non è la sola a lamentarsi, ieri mattina in stazione a Chiavenna erano in tante le mamme che si chiedevano il perchè di questo cambiamento senza alcun preavviso. "Sono venuta ieri mattina per il rinnovo e mi hanno confermato che il costo è sempre lo stesso degli ultimi due anni, 72 euro - ha spiegato una signora di Piuro - nel pomeriggio sono tornata e il costo è lievitato a 103. Come mai?" La biglietteria è sommersa di persone che chiedono chiarimenti, come l'ufficio del Consorzio Turistico abilitato alla vendita di biglietti ferroviari e abbonamenti. "Non sappiamo nulla - hanno detto - non abbiamo avuto alcuna comunicazione ufficiale e siamo in attesa di chiarimenti in merito". "Se il regolamento prevede che se si cambia provincia si deve avere l'abbonamento regionale - ha ribadito un'altra signora - forse prima ci sarà stato un tacito accordo tra la Regione Lombardia e Comuni della valchiavenna. Se è così perchè non si può continuare"? Interpellata, Trenord non era a conoscenza del problema. Avrebbero effettuato indagini in merito. Ma anche Regione Lombardia ha preso tempo per le verifiche e, al momento, siamo in attesa di eventuali comunicazioni in merito. "E domani (oggi, ndr) iniziano le scuole. Che facciamo?", si son chiesti i genitori.