Una testa di capretto nel giardino dell’industriale Martinelli: indaga la Procura

Morbegno, un avvertimento legato alla candidatura di Martinelli alla presidenza di Promor o solo un dispetto di pessimo gusto? A chiarirlo saranno le indagini dei carabinieri di ALESSIA BERGAMINI

L’imprenditore Giulio Martinelli vittima di due intimidazioni Un carabiniere porta il fascicolo in Procura a Sondrio (Orlandi)

L’imprenditore Giulio Martinelli vittima di due intimidazioni Un carabiniere porta il fascicolo in Procura a Sondrio (Orlandi)

Morbegno, 23 maggio 2016 - La testa mozzata di un capretto rinvenuta nel giardino di casa. E qualche ora prima la scritta «Martinelli sei un uomo morto» comparsa in edificio vicino al museo civico di Morbegno, dove in serata si sarebbe svolta l’assemblea per il rinnovo delle cariche di Promor, l’associazione impegnata nel sociale e nel sostegno di iniziative a favore della popolazione e del Comune. Sono le due minacce rivolte all’indirizzo di Giulio Martinelli, ex industriale morbegnese, proprietario di quella che fu una delle più importanti fabbriche di metallurgia della territorio, la cui attività è ormai cessata. Sul doppio episodio indagano i carabinieri della stazione di Morbegno, insieme ai colleghi della compagnia di Sondrio coordinati dalla Procura del capoluogo provinciale chiamata a far luce sul doppio gesto che ha scosso la serenità abituale della Città del Bitto.

Tutto è cominciato nella giornata di sabato, il giorno delle elezioni alla Promor che vedeva candidato proprio Martinelli, presentatosi alla guida del gruppo intenzionato a sfidare la dirigenza in carica dell’associazione, ma poi uscito sconfitto dalle urne, al termine di un’assemblea caratterizzata da discussioni dai toni molto accesi. La scritta è stata immediatamente cancellata, ma ha generato non poca inquietudine, accresciuta poi dall’episodio della testa di capretto mozzata renvenuta nel giardino dell’abitazione di Martinelli.

Un avvertimento legato alla candidatura di Martinelli alla presidenza di Promor o solo un dispetto di pessimo gusto? A chiarirlo saranno le indagini che, come detto, sono condotte dai militari della Compagnia di Sondrio, coordinati dal capitano Claudio de Leporini, ma è difficile pensare che l’accaduto non sia collegato alle polemiche e ai veleni interni a Promor. Qualche elemento utile per chiarire il giallo potrebbe emergere dalla visione dei filmati delle telecamere della videosorveglianza collocate nelle vicinanze del museo e dell’abitazione di Martinelli. L’augurio è che possano aver immortalato gli autori delle minacce Nel frattempo la dirigenza di Promor, con in testa il confermato presidente Roberto Bordoni, si è dissociata dal grave gesto.