Dalla Nigeria, dal Mali e dal Burkina Faso fino a Livigno per giocare a rugby

Il Rugby Livigno ha tesserato i ragazzi ospiti al Centro profughi di Colorina. Alcuni di loro esordiranno in serie C a Seregno

I profughi del Livigno Rugby

I profughi del Livigno Rugby

Livigno, 17 dicembre 2016 -  Il Rugby Livigno attraversa uno dei momenti peggiori della sua storia (ha appena perso per rinuncia una delle partite del campionato di Serie C) eppure Paolo Parigi, allenatore, presidente e creatore della squadra valtellinese, sorride sapendo di avere un ultimo asso nascosto nella manica, un ultimo colpo di magia per risollevare le sorti della squadra. Un asso trovato nell'ex albergo di Colorina, dove l'ex giocatore di serie A lavora come assistente e dove sono ospitati richiedenti asilo provenienti dalla Nigeria, dal Mali, Dal Burkina Faso e che ora fanno parte a tutti gli effetti della squadra. Undici di loro, nigeriani, sono già stati tesserati e cinque o sei debutteranno oggi nel campionato di serie C a Seregno. Per gli altri la federazione sta procedendo ed è solo questione di tempo per vedere in campo quella gli “All Black” di Livigno.

Ma in molti storcono il naso nel Piccolo Tibet. Paolo Parigi, però è inamovibile come uno scoglio nella tempesta, tanto da fare del Rugby Livigno una squadra all'avanguardia anche nel campo dell'integrazione sociale con l'ambizione di diventare un esempio per insegnare a tanti ad allargare le braccia per accogliere questi nuovi compagni di squadra venuti dall'altra parte del mare.