Mercoledì 24 Aprile 2024

Una lezione dallo spazio per gli studenti delle scuole di Sondrio

Più di 700 ragazzi hanno rivolto domande ad Amalia Ercoli Finzi, emerito professore di Meccanica orbitale del Politecnico di Milano che ha la maternità del trapano del progetto Rosetta, capace di forare il suolo della cometa 67P di Nello Colombo

Gli studenti all’auditorium

Gli studenti all’auditorium

Sondrio, 27 novembre - Oltre 700 studenti della media Ligari, del Pio XII, del liceo scientifico Donegani e dell’istituto Piazzi-Perpenti hanno affollato l’auditorium Torelli per un viaggio nello spazio con Amalia Ercoli Finzi, emerito professore di Meccanica orbitale del Politecnico di Milano che ha la maternità del trapano del progetto «Rosetta» che ha forato il suolo della cometa 67P Churyumov-Gerasimenko, a oltre 500 milioni di chilometri di distanza dal pianeta Terra. La scienziata si è soffermata sul tema «Le ragazze possono». E lei è una di quelle che ce l’ha fatta alla grande. «Tutte possono, perseguendo un obiettivo con fatica, determinazione e passione», ha detto Ercoli invitando poi le studentesse ad «aver fiducia nei propri mezzi per fare quel che si desidera veramente», prima d’inoltrarsi in una fitta rete di ricordi personali che camminano paralleli alle grandi scoperte spaziali. Dalla Soyuz degli anni ’50 alla stazione orbitante internazionale che accomuna tantissimi Paesi al mondo e in cui l’Italia vanta un posto di assoluto prestigio.

L’ingegnere aerospaziale ha guidato gli studenti tra spazi siderali, passando dai primi timidi passi nel cielo stellato col primo viaggio dell’uomo con Yuri Gagarin, prima di affrontare l’epica conquista della luna. Agli italiani come un giovanissimo Enrico Fermi spetta la scoperta determinante della «gravity assist» per calcolare le giuste orbite satellitari, come agli italiani va il vanto di aver prodotto una strumentazione avveniristica come il satellite Alfa magnetic Spectropeter alla ricerca dell’antimateria e della materia oscura, o quella delle celle solari e di satelliti per la meteorologia le telecomunicazioni o il telerilevamento, fino ad arrivare alla missione «Rosetta» che ci ha portati dopo un lunghissimo inseguimento sulla superficie di una cometa vecchia di oltre 4 miliardi di anni fa, alla scoperta delle origini dell’universo. Non tutto è filato liscio nell’ultima impresa spaziale, ma ora si aspetta che il modulo che appoggia solo due zampe con l’altra sospesa nel vuoto si avvicini al sole per rigenerarsi e continuare la sua preziosa opera. Tante le domande degli studenti. A chi le ha chiesto quale sarà la sua prossima missione Ercoli ha risposto: «La farete voi». E a chi ha domandato come ce l’ha fatta ad emergere, ha risposto: «Con le unghie e con i denti». Su come concilia lavoro e famiglia, ha detto semplicemente che è felice madre di 5 figli con 6 nipoti, un cane e un marito straordinario con cui condivide ogni decisione familiare».