Sondrio sciopero metalmeccanici, per i confederali è un successo

Nelle principali aziende della provincia si parla di una adesione del 90%. Le tute blu chiedono salari più alti di CAMILLA MARTINA

Gli operai valtellinesi a Milano in corteo

Gli operai valtellinesi a Milano in corteo

Sondrio, 9 giugno 2016 - Un centinaio di lavoratori, in rappresentanza delle maggiori imprese metalmeccaniche valtellinesi, hanno preso il treno questa mattina 9 giugno alla volta di Milano, per partecipate allo sciopero nazionale del settore, mentre in provincia hanno incrociato le braccia un’alta percentuale di addetti: nelle principali aziende si parla mediamente del 90%. Ottimo risultato per Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm provinciali che, attraverso la mobilitazione, intendono sbloccare la trattativa con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto nazionale.

Diversi i punti di mancata intesa, primo fra tutti l’aumento salariale che, per la controparte, dovrebbe interessare solo il 5% dei lavoratori del settore, quelli, cioè, che percepiscono una paga base. L’esclusione dei contratti di secondo livello, superminimi eccetera è un aspetto inaccettabile per i lavoratori e i loro rappresentanti. Si discute anche sul principio che lega la maturazione dei permessi e degli straordinari alla presenza fisica della persona sul posto di lavoro e si lavora sui livelli di inquadramento, fermi dal ‘73, anno in cui il contesto di impresa era totalmente differente.

L’idea dei sindacati è di introdurre il concetto qualificante di polivalenza. C’è accordo, invece, sul welfare: la parte datoriale aumenterà le quote del fondo pensione (dall’1,6 al 2%) e assumerà su di sé tutto il carico delle prestazioni sanitarie e dentistiche, con la possibilità di estenderle anche ai familiari. Se l’iniziativa di oggi non portasse nessun risultato, si proseguirà l’11 giugno con il blocco degli straordinari. Interessata sicuramente la Nuovo Pignone, tra le grandi aziende provinciali che, in totale, insieme alle più piccole, danno occupazione a circa 2000 addetti. «Il buon risultato di oggi testimonia che lavoratori continuano a seguirci - commentano Davide Fumagalli, Cisl e Marina Pensa, Cgil - Speriamo così di poter dare una svolta alla trattativa».