Valtellina, emergenza profughi. L'albergatore Salvi: "Li ospito, sono una risorsa economica"

Il titolare dell'hotel Bellevue che accoglie 54 stranieri replica alle critiche della Lega Nord, contraria a nuovi arrivi in provincia di Sondrio

Giulio Salvi albergatore (National Press)

Giulio Salvi albergatore (National Press)

Cosio Valtellino, 21 febbraio 2015 - «Borromini fa discorsi estremi e populisti, i profughi sono anche una risorsa economica per il nostro territorio». Lalbergatore di Cosio Valtellino Giulio Salvi, la cui strutura (l’hotel Bellevue) accoglie oggi 54 profughi, risponde al segretario provinciale della Lega Nord, che ha definito un’ingiustizia il probabile arrivo di nuovi stranieri in Valtellina.

«Sono davvero dispiaciuto per le parole del “mio” presidente della Cm (e segretario provinciale della Lega) - afferma Salvi -. Sono due i punti che vorrei porre all’attenzione di Christian Borromini. Da un lato, il punto di vista morale. Io sono impegnato da anni nel lavoro con i profughi: cerco di tenerli tranquilli, di fargli rispettare le regole e anche di farli lavorare, per il loro bene e per la comunità. Lavoro concretamente per renderli utili per la società e il nostro mandamento, e devo ringraziare il sindaco di Cosio Valtellino, con cui è stato avviato un progetto importante, e il Comune di Morbegno con cui si sta dialogando in questo senso».

L’albergatore pone poi anche una questione economica. «Ho assunto e dato lavoro a quattro persone in più nell’ultimo anno e ho investito circa 100mila euro, non avrei potuto farlo senza l’arrivo dei profughi - afferma Salvi -. E lavorano di più anche i miei fornitori, sono certo che tra loro ci siano anche dei leghisti. Il mio panettiere si è visto aumentare il fatturato, e non gli importa se a mangiare i suoi prodotti sono degli stranieri».