Poste, il senatore Crosio: "Non tagliamo i servizi"

"La consegna della posta a giorni alterni penalizza le fasce più deboli, gli anziani in particolare"

Un ufficio postale

Un ufficio postale

Morbegno, 28 giugno 2016 - «La consegna della posta a giorni alterni penalizza le fasce più deboli, gli anziani in particolare, in più la riduzione del servizio agli utenti non si traduce nella riduzione dei costi come previsto dal piano di razionalizzazione. La realtà è che queste strategie, peraltro condivisibili, si possono applicare sui grandi numeri, in cui le differenze non si percepiscono, ma non in territori come il nostro, dove i disagi sono evidenti».

Il senatore Jonny Crosio, membro della commissione competente, ha fatto sue le lamentele dei cittadini per la riduzione del servizio disposta da Poste Italiane predisponendo un’interrogazione per chiedere l’impegno del Governo a vigilare sulle conseguenze del piano di razionalizzazione e a pretenderne la revisione, così come aveva fatto, nel marzo del 2015, quando l’azienda aveva disposto la chiusura degli uffici postali nei piccoli centri.

Il senatore Jonny Crosio

«Come allora - continua il senatore Crosio - l’obiettivo è quello di tutelare i diritti degli utenti, in particolare delle fasce più deboli, che avrebbero conseguenze negative da questi cambiamenti. Comprendiamo la necessità di Poste Italiane di razionalizzare il servizio per ridurre i costi, ma le nuove strategie non devono in alcun modo penalizzare il servizio».

«È una tesi che sosteniamo da tempo e i fatti, purtroppo, ci stanno dando ragione: si taglia in modo trasversale senza una seria analisi delle conseguenze. Poste Italiane non è un’azienda qualunque perché svolge un servizio sociale che va salvaguardato in modo particolare nei piccoli paesi di montagna come quelli valtellinesi e valchiavennaschi».