Alle Poste situazione rovente: consegna a giorni alterni

La situazione, già sufficientemente caotica, peggiorerà con l’avanzare dell’estate e il subentrare delle ferie

Un addetto  delle Poste  italiane  al lavoro

Un addetto delle Poste italiane al lavoro

Sondrio, 23 giugno 2016 - La situazione per gli addetti di Poste italiane in provincia di Sondrio (circa 200 persone), e non solo, sta diventando insostenibile. A pesare, oltre alla prospettiva di un’eventuale, ulteriore quotazione in Borsa della società che potrebbe portare a una riduzione di posti di lavoro, è la novità del recapito a giorni alterni.

«A Chiavenna e Tirano si è aggiunta Morbegno e, da lunedì, Sondrio - spiega Antonio Rizzo, segretario territoriale Slp Cisl provinciale -. Questo ridimensionamento del servizio ha portato a un’eccedenza del personale del 50%. La metà dei portalettere deve fare lavoro doppio, mentre la restante parte, che non è stata licenziata, dà supporto ai colleghi nei centri recapito. Così si crea il paradosso: senza un effettivo risparmio per l’azienda, si aumenta a dismisura la giacenza delle lettere». La situazione, già sufficientemente caotica, peggiorerà con l’avanzare dell’estate e il subentrare delle ferie.

A farne le spese non sono solo i cittadini, ma gli stessi portalettere. «Stanno impazzendo, qualcuno, in Bassa Valle, è stato ricoverato, altri mi chiamano in lacrime perché non riescono a portare avanti il loro lavoro come vorrebbero». Non va meglio sul fronte uffici postali «con le ferie, a causa della carenza di personale, faticano a garantire l’efficienza quotidiana del servizio», aggiunge, annunciando le prossime mobilitazioni. «Visto che Poste italiane non accenna a cambiare linea, si prosegue con lo sciopero delle prestazioni aggiuntive e straordinarie, almeno fino all’8 luglio. Alla Lombardia, da dove è partito tutto, si aggiungeranno anche le altre regioni. Per settembre, poi, è previsto sciopero lo nazionale».