Auditorium di Morbegno, la resa dei conti

Sarà un autunno di cambiamenti per la gestione dell’Auditorium S.Antonio di Morbegno dalla quale sembra che l’amministrazione abbia deciso di escludere il Consorzio Porte di Valtellina

IN CONSIGLIO  Da sinistra  l’assessore  Claudio D’Agata,  il vice sindaco Gabriele Magoni  e il sindaco  Andrea Ruggeri (National  Press)

IN CONSIGLIO Da sinistra l’assessore Claudio D’Agata, il vice sindaco Gabriele Magoni e il sindaco Andrea Ruggeri (National Press)

Morbegno, 30 agosto 2016 - Sarà un autunno di cambiamenti per quanto riguarda la gestione dell’Auditorium S.Antonio di Morbegno dalla quale sembra che l’amministrazione comunale (anche se non c’è ancora nulla di ufficiale) abbia deciso di escludere il Consorzio turistico Porte di Valtellina. Ad occuparsi della struttura sarà probabilmente il nuovo consorzio turistico Città di Morbegno.

Sino a mercoledì ad occuparsi dell’Auditorium sono ancora il Comune di Morbegno coadiuvato da un Comitato artistico, che progettano e programmano la stagione artistica, il consorzio turistico Porte di Valtellina, che si occupa della segreteria amministrativa e contabile, e la società di Morbegno E27, che ha per compito garantire e controllare l’accesso al Sant’Antonio e promuovere gli eventi.

I tre sono legati dalla convenzione in scadenza, che sembra non voglia più essere rinnovata. La grande novità potrebbe essere l’esclusione di Porte di Valtellina dalla gestione dell’Auditorium. Che non corra buon sangue fra amministrazione comunale e Porte di Valtellina è risaputo. Il Comune alcuni mesi fa aveva accusato il consorzio di inadeguata gestione dell’Auditorium soprattutto per quanta riguarda la promozione e la comunicazione degli eventi, cosa che aveva portato l’amministrazione ad approvare la nascita di un nuovo ente turistico. Pare sarà proprio quest’ultimo ad occuparsi dell’Auditorium.

Dal canto suo Porte di Valtellina si era difeso delle accuse dicendo in un comunicato che «il Comune prima sottolinea la scarsa partecipazione e attribuisce la colpa alla promozione, secondo loro inefficace del consorzio, e poi sbandiera un più 25% di partecipanti rispetto alla stagione precedente. Il Comune però sbaglia sulle analisi dei flussi perché vanno confrontati solamente i dati delle stagioni relativamente agli eventi delle stagioni artistiche dell’Auditorium direttamente organizzate dal Comune, se si vuole avere un confronto veritiero e significativo».