Maroni guarda al futuro di Sondrio: "L’autonomia è una marcia in più"

Il Governatore della Lombardia ospite alla Banca Popolare di Sondrio del Rotary

Maroni ospite del Roraty a Sondrio (Nat.P.)

Maroni ospite del Roraty a Sondrio (Nat.P.)

Sondrio, 8 ottobre 2016 - Dall'esito del referendum di dicembre dipenderà molto. Non da ultimo le risorse necessarie per tradurre in pratica la famosa specificità montana garantita alla provincia di Sondrio dalla legge Delrio. L’ha ribadito chiaramente il Governatore lombardo Roberto Maroni, durante l’incontro promosso dal Rotary Club Sondrio nella sala conferenze «Fabio Besta» della BpS, introdotto dal presidente del sodalizio Carlo Mazza. Tornato a Sondrio dopo pochi giorni dall’incontro col capo dello Stato Mattarella, Maroni ha chiarito ancora una volta i suoi intenti: salvaguardare il più possibile le autonomie e, più nello specifico, la specificità montana.

Creando altresì una semplificazione che consenta alla Regione di comunicare con i Comuni passando per il tramite di un organo intermedio: area vasta o cantone, comunque lo si definisca. Ma tanto dipenderà dall’esito delle urne. «Unico aspetto positivo della riforma è che ci permetterà la riorganizzazione in aree omogenee, con esigenze specifiche - spiega Maroni- La mia idea è di crearne una della montagna, poi vedremo i confini, considerando che Sondrio ha una sua specificità che voglio tutelare. Ho il dovere di mettere tutti nelle condizioni di portare avanti le proprie attività nel luogo in cui vivono. Questo significa mantenere i servizi».

Per farlo servono le risorse... «Se passa la riforma, sulla quale ho un giudizio negativo, si rivedrà anche la questione delle competenze e, conseguentemente, si ridurranno gli stanziamenti che la Regione potrà destinare a Sondrio. Sarebbe una specificità svuotata. Pensiamo al capitolo concessioni idroelettriche». Anche sul welfare Maroni denuncia di avere le mani legate. «L’ospedale di Sondrio rimane aperto, ovviamente. Ma vorrei rendere i presidi più efficienti e assumere personale. Ho i soldi per farlo ma la legge me lo impedisce. Vorrei tenere aperti anche tutti i punti nascita ma anche renderli sicuri. Potrei farlo solo se nella legge fosse introdotta la logica dei costi standard per tutte le Regioni».