La Lega lancia l’allarme: "Frontalieri, da Roma nessuna tutela"

"Non c’è rispetto per questi lavoratori che, non trovando sbocchi occupazionali in Italia, sono costretti a spostarsi ogni giorno in Svizzera"

Dogana al confine tra Italia e Svizzera

Dogana al confine tra Italia e Svizzera

Tirano, 18 ottobre 2016 - Frontalieri sempre più penalizzati e, stando al Gruppo della Lega Nord attivo fra i banchi di Senato e Parlamento, «da Roma soltanto attacchi e nessuna tutela» nei loro confronti. L'allarme lanciato dai sessantamila lavoratori della Lombardia, dopo la richiesta dell’Inps di restituire l’assegno di disoccupazione, è stato recepito dai parlamentari leghisti eletti nelle zone di confine, il senatore Jonny Crosio in provincia di Sondrio e il deputato Nicola Molteni in quella di Como, che ieri hanno presentato - ciascuno nell’aula in cui siede - un’interrogazione al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti per sollecitare un suo intervento.

Il senatore Crosio
Il senatore Crosio

«Cambiano le leggi ma rimane l’accanimento di Roma nei confronti dei frontalieri - sottolineano Crosio e Molteni -: una volta è il Governo che li utilizza come merce di scambio con la Confederazione elvetica per il rientro dei capitali, un’altra è l’Inps che, non contento di essersi appropriato di 200 milioni di euro di accantonamenti degli stessi frontalieri, ora rivuole indietro soldi incassati come prescritto dalla legge tra il maggio e l’agosto 2012. Non c’è rispetto per questi lavoratori che, non trovando sbocchi occupazionali in Italia, sono costretti a spostarsi ogni giorno in Svizzera».

«Con la fine dell’accordo bilaterale - proseguono i parlamentari leghisti - i frontalieri hanno perso la disoccupazione speciale, nonostante la disponibilità dell’Inps del fondo per i frontalieri che verrà utilizzato non si sa per chi, forse per le pensioni d’oro, adesso viene chiesto loro di restituire soldi legittimamente percepiti».

«Purtroppo - concludono il senatore Jonny Crosio e il deputato Nicola Molteni - non c’è limite al peggio. Il Governo ha il dovere di intervenire nei confronti dell’Inps per tutelare i diritti dei suoi cittadini».