Consiglieri regionali e parlamentari M5S in Valle per il "no" al referendum

Gli attivisti del Movimento 5 stelle saranno presenti i prossimi sabati con gazebi allestiti nelle principali piazze di Morbegno, Sondrio e Tirano

Gli attivisti valtellinesi del Movimento 5 stelle

Gli attivisti valtellinesi del Movimento 5 stelle

Sondrio, 20 ottobre 2016 - Prosegue la campagna per il "no" al referendum costituzionale da parte del Movimento 5 Stelle in Lombardia. Nelle prossime settimane consiglieri regionali e parlamentari del M5S saranno a Morbegno, Sondrio e Tirano per spiegare le ragioni del no.

"I cittadini devono essere informati - spiega il consigliere regionale Eugenio Casalino - che la riforma contiene diverse incongruenze rispetto a quanto dichiarato. Non viene abolito il Senato, ne viene abolita solamente l’elezione diretta. Avremo senatori, sindaci e consiglieri regionali part time e che godranno dell’immunità parlamentare. Sono triplicate, da 50 a 150 mila le firme richieste ai cittadini per presentare una proposta di legge popolare, i cittadini vengono definitivamente esclusi dalla partecipazione alla politica nazionale. Le Province in teoria dovrebbero essere abolite ma in pratica si tratta di una formalita’: saranno infatti sostituite dai nuovi enti di area vasta. E’ stato detto inoltre che ci sarà il superamento del bicameralismo paritario ma il Senato continuerà ad esprimersi su moltissime materie in quello che 56 costituzionalisti hanno definito un “bicameralismo confuso”.

"La potenza eversiva di questa riforma costituzionale voluta dalla grande banca di affari americana JP Morgan è amplificata dalla legge elettorale Italicum, in vigore dal 1 luglio 2016, che riproduce esattamente gli stessi difetti del Porcellum bocciato dalla Corte Costituzionale e che porterà un solo partito a controllare il Parlamento, il Governo e gli organi di garanzia previsti nella nostra Costituzione, la Presidenza della Repubblica e la Corte Costituzionale stessa. Il fronte del "si" parla di 500 milioni di risparmi ma un documento della Ragioneria Generale dello Stato chiesto dal M5S parla di soli 50 milioni di euro di risparmi derivanti da questa riforma. La democrazia non si vende per 50 milioni!"

"Per tagliare stipendi e privilegi di parlamentari o consiglieri regionali non serve una modifica alla Costituzione; l'esempio arriva dai cittadini eletti nel Movimento che da anni versano una parte dello stipendio a favore del Microcredito,fondo destinato alle piccole e medie imprese e in ogni caso le due misure previste nel DDL Costituzionale sono già superate nei fatti. Diciamo no ad una riforma che con la clausola di supremazia statale cancella di fatto i poteri delle Regioni e delle autonomie locali. Se, malauguratamente, il SI confermerà questa scellerata riforma costituzionale Renzi – Boschi – Verdini – JP Morgan la Provincia di Sondrio perderà automaticamente gli oltre 10 milioni di euro ogni anno da Regione Lombardia derivanti dai canoni idroelettrici. Per ribadire questi messaggi e spiegare le conseguenze negative che questa riforma comporta anche a livello locale, gli attivisti del M5S saranno presenti i prossimi sabati con gazebi allestiti nelle principali piazze di Morbegno, Sondrio e Tirano".