Sondrio, 23 agosto 2012 - L'Unione delle Province della Lombardia si oppone al ridisegno previsto nella spending review del governo. "Siamo contrari alle macroprovince basate sui parametri indicati dal Governo Monti - ha spiegato il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano dopo la riunione del Consiglio direttivo a Sondrio -. Diciamo sì, invece, ad avanzare proposte di razionalizzazione che abbiano un senso dal punto di vista territoriale e culturale''.

''Alcune deleghe destinate a passare ai Comuni - ha sottolineato il suo collega di Milano, Guido Podestà - metteranno ancor piu' in difficolta' i sindaci. Penso, ad esempio, quando si proporrà il problema della mancanza di risorse per il riscaldamento delle scuole. Noi lavoriamo per il rispetto della Costituzione e contro la legge che cancella le province, ci sono gia' ricorsi al Tar da parte di province, come quelle di Sondrio e Lodi, mentre lo stesso sta per fare anche Lecco''.

''Il Cal (Comitato autonomie locali) - ha aggiunto Podesta' - entro fine agosto raccogliera' le proposte delle province italiane da trasmettere al governo, per un diverso riordino. E va ricordato, inoltre, che uno studio della Bocconi ha evidenziato come le province abbiano un livello di effienza superiore a tutte le altre istituzioni''. E per quanto concerne lo sfratto di inquilini eccellenti (come Prefetture e questure) da palazzi provinciali, deciso da alcune province il presidente dell'Upl, Massimo Sertori, che guida l'amministrazione di Sondrio ha ricordato che ''con la revisione del testo del decreto sulla spending review - ha risposto Sertori - e' cambiato il verbo relativo alle sedi da concedere allo Stato. Ora si dice che le province 'possono' darle gratuitamente e non c'è piu' il verbo 'devono', come nella stesura iniziale''.