Allarme dei pescatori nell’Adda per i pesci in arrivo dal Lario

Causerebbero danni alla fauna ittica valtellinese. Interviene Lanzi

Pesca nell'Adda

Pesca nell'Adda

Bassa Valle, 1 luglio 2016 - Tutte le opere realizzate al fine di ripristinarne la naturalità dei corsi d’acqua e abbassare le briglie, per agevole la risalita dei pesci, stanno producendo effetti ben visibili sull’eterogeneità della popolazione ittica provinciale. Nuove specie lacustri iniziano a comparire in maniera sempre più insistente, nuotando pinna a pinna con le autoctone trota fario, iridea, marmorata, salmerino e temolo. Parliamo di lucci, cavedani, persici e altri minori, alcuni dei quali sono già stati intercettati dalle instancabili lenze valtellinesi, specialmente in Bassa Valle.

«Degli interventi sui corsi d’acqua - spiega Giorgio Lanzi referente Unione pesca sportiva Sondrio, promotrice dei lavori, in collaborazione con gli enti territoriali -, pensati per agevolare la risalita e la riproduzione dei nostri salmonidi, trae inevitabile giovamento l’intero sistema che comprende anche i pesci di lago». Con pro e contro. «In positivo, queste specie alloctone fungono da foraggio per le nostre, in particolare la mormorata che, da grande, si nutre prevalentemente di altri pesci. In negativo, il fatto che, insieme alle specie più innocue, potrebbero risalire predatori di piccoli pesci e uova come il pesce siluro che sta infestando il Po, o, ancora, pesci esotici presenti nel Mediterraneo, a seguito delle risalite progressive facilitate dal sistema di connettività che in questi anni si sta implementando in tutta la regione».

Si tratta di un progetto di grande respiro che, in provincia, ha già interessato il torrente Masino, l’Adda, lo Spoel a Livigno. Qui, ad esempio la rinnovata funzionalità del corso ha consentito la risalita di tutte le specie presenti nel lago, dando un forte impulso alla biodiversità dell’arco alpino. Di prossima cantierizzazione, sarà l’intervento sul Mallero, che porterà alla creazione di tre rampe in pietrame, in corrispondenza delle briglie esistenti (un cluster di massi tra la prima e la seconda briglia e una serie di pennelli tra la seconda e la terza briglia) e creerà pennelli in alveo per la diversificazione fluviale e la formazione di aree rifugio per la fauna acquatica. Ora in fase di progettuale, prenderà avvio verosimilmente nel mese di ottobre.