Pesca un luccio da nove chili nell’Adda: "Stavolta ce l’ho fatta"

"L’avevo avvistato altre volte e quel giorno, prima che si decidesse ad abboccare, ho dovuto insediarlo a spinning per circa 15 minuti" di CAMILLA MARTINA

Mikhael Conti con il luccio il luccio da 104 centimetri che ha abboccato alla sua lenza

Mikhael Conti con il luccio il luccio da 104 centimetri che ha abboccato alla sua lenza

Buglio in Monte (Sondrio), 25 maggio 2016 - C'è chi, alle 19.30 del sabato, fa aperitivo e chi, come Mikhael Conti, 27 anni di Pedemonte (frazione di Berbenno), stana grandi prede. Grandi quanto il luccio da 104 centimetri, 9 chili di peso stimati, che ha abboccato alla sua lenza. Colpo di fortuna ben aiutato da tenacia ed esperienza maturata. Tanta, visto che il ragazzo pesca da quando aveva 5 anni, puntando sempre e soltanto a grosse taglie.

«L’avevo avvistato altre volte - spiega - e quel giorno, prima che si decidesse ad abboccare, ho dovuto insediarlo a spinning per circa 15 minuti. Nella foga, sono anche andato in acqua per guadinarlo. Ha cercato in tutti i modi di scappare,  infilandosi in ogni buco e ingarbugliando il filo sotto le alghe, finché, alla seconda guadinata, sono riuscito nell’impresa». Non c’è stato scampo per il pesce che sguazzava libero in cerca di cibo in zona Adda, media Valle. Non possiamo fornire ulteriori dettagli sul luogo di cattura, fa parte del «gioco», soprattutto se a praticarlo è chi, come lui, il 99% delle volte rilascia la preda, senza ucciderla. I suoi gusti sono decisamente sofisticati: pesca solo ed esclusivamente a spinning minnow e gomme e, come già detto, punta sempre a pesci grossi, piuttosto non prende nulla.

Luoghi favoriti Adda e laghi alpini, in quanto «gli altri corsi d’acqua  provinciali non offrano pesci di grossa taglia, ad eccezione del Mallero», prosegue, specificando che la pesca è il suo stile di vita e, ogni giorno, brama di poterla praticare. Non ci voleva tanto per capirlo. Come lui, molti altre lenze si dilettano, ogni anno, nella pratica di questa attività sportiva: sono circa 4200 gli appassionati che, l’anno passato, hanno acquistato il permesso stagionale Ups, Unione pesca sportiva della provincia, il 64% della provincia, 36% da fuori, cui si aggiungono i 1600  permessi giornalieri turistici. Dei pesci catturati, sempre in base ai dati Ups, 42mila sono state trote Fario, 94mila le Iridee, 427 Marmorate, 1024  Temoli, 14mila Salmerini. L’oro catture 2015 se l’era aggiudicato un valtellinese con una Fario di 9 chili circa.