Apicoltori, pressing in Regione: «Dateci le reti per difenderci dall’orso M25»

L’associazione provinciale chiede più dotazioni dopo il risveglio dell'animale. Da risolvere anche il problema del radiocollare di M25

2 - L’orso M25

2 - L’orso M25

Villa di Tirano, 2 aprile 2015 - L’orso M 25, uscito dal letargo, dopo aver sbranato un asino, ha rivolto la sua attenzione a una pecora e a un apiario, allarmando tutti gli apicoltori provinciali. Soprattutto perché questa volta, per il suo spuntino notturno, il gigantesco plantigrado è sceso parecchio di quota, fino a 500 metri sopra l’abitato di Stazzona.

«Vorremmo avere dalla Regione maggiori dotazioni di reti per coprire interamente le arnie della zona dove sta predando, ma anche agevolazioni economiche per fare in modo che gli apicoltori che vogliano acquistarle autonomamente possano farlo (il costo delle reti si aggira intorno ai 200-300 euro). Abbiamo già acquisito la piena adesione e solidarietà della nostra associazione regionale di riferimento, l’Associazione apicoltori lombardi». Il problema sollevato da Giampaolo Palmieri, presidente dell’Apas, associazione produttori apistici della provincia, riguarda la scarsità di strumenti in dotazione atti a preservare alveari e animali dagli assalti del mammifero.

Il Pirellone garantisce un rimborso a chi ha subito il danno e dota le Province di recinti che, però, sono insufficienti per coprire tutto il territorio. Dagli uffici provinciali preposti fanno sapere che hanno già provveduto a consegnarne una al malcapitato apicoltore e che stanno cercando di ottemperare ad altre richieste fatte in via preventiva. Una, da un altro apiario della zona, verrà consegnata in questi giorni, per le altre due si sta raccogliendo il materiale, chiedendolo anche agli enti che ne fanno uso.

Le domande arrivate agli uffici, in realtà, sarebbero 4-5, ma non potranno essere tutte soddisfatte. Si procederà per priorità. Per fare in modo che cambi la dotazione, deve intervenire la Regione. «Si sta lavorando per trovare le risorse per acquistare i recinti - ci dicono dagli uffici - e la tendenza è sempre di rispondere in positivo alle richieste dei territori».

Altro problema riguarda il radiocollare dell’animale selvatico: M 25 sta crescendo e quello che ha, a breve, non sarà più adeguato. Va eliminato o sostituito. Anche su questo la Regione sta valutando cosa fare. Tuttavia non sarà una decisione immediata. Seppur l’orso non rappresenti un pericolo per l’uomo, in quanto (dicono gli esperti) avendo paura si avvicina agli animali di notte per poi ritornare nel fitto del bosco a 1800 metri di quota, per gli apiari può essere una vera catastrofe. Ingoia tutto: pappa reale, polline e larva.