Omicidio di Veronica Balsamo: la 23enne è stata uccisa con una pietra

La perizia autoptica effettuata sul corpo della giovane di Grosio ha chiarito le modalità del delitto e concluso la fase investigativa

1 - Emanule Casula e Veronica Balsamo

1 - Emanule Casula e Veronica Balsamo

Sondrio, 22 aprile 2015 - Con l'udienza di martedì 21 aprile si è conclusa la fase investigativa del caso di Grosotto. Il medico legale Alessio Battistin ha depositato e brevemente illustrato la perizia autoptica effettuata sul corpo di Veronica Balsamo, la giovane 23enne di Tiolo, frazione di Grosio, uccisa nell'agosto dello scorso anno e trovata priva di vita in fondo ad un piccolo burrone in località Roncale.

Che sia stata uccisa non c'erano dubbi già prima e il medico legale lo ha confermato: si è trattato di morte violenta, una morte pressoché istantanea dopo il colpo (forse più di uno, ma non si è potuto avere la certezza del numero) con una pietra alla nuca. Altre le ferite descritte dall'anatomopatologo milanese, anche attraverso immagini scioccanti, durante l'udienza di discussione della perizia che si è svolta ieri mattina davanti al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio Carlo Camnasio. La giovane, infatti, presentava anche una frattura vertebrale ed echimosi causate probabilmente da una serie di pugni al volto.

Esclusa, invece, la violenza sessuale, e gli esami tossicologi non hanno evidenziato il consumo da parte della ragazza di sostanze stupefacenti prima dell'omicidio. Questa perizia, effettuata in sede di incidente probatorio, era l'ultimo tassello di un'indagine che quindi ora si può ritenere conclusa. In questi giorni la Procura (e in particolare i pm Elvira Antonelli e Giacomo Puricelli) depositeranno in cancelleria per la notifica alle parti l'avviso di conclusione delle indagini e, nel giro di poco, verrà quindi chiesto il rinvio a giudizio per Emanuele Casula, reo confesso dell'omicidio di Veronica e del tentato omicidio di Gianmario Lucchini, Chierichetto 32enne aggredito con un cacciavite nella sua abitazione dopo il delitto e ancora in coma all'ospedale «Morelli» di Sondalo.

L'iter processuale, poi, dovrebbe essere piuttosto veloce. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio il Gup, con tutta probabilità Fabio Giorgi, fisserà una data per l'udienza preliminare, alla quale si arriverà quasi certamente con una richiesta di rito abbreviato dall'avvocato di Casula, Francesco Romualdi. Richiesta che difficilmente non verrà accolta da Giorgi, e nel giro di poche udienze a porte chiuse ci sarà la discussione del caso e il pronunciamento della sentenza.