Falciato da un suv a Lugano, bimbo di dieci mesi gravissimo

L'auto ha travolto numerosi pedoni, fra i quali due componenti della famiglia di Morbegno con il piccolo sul passeggino spinto dalla mamma e che è stato centrato in pieno

Pronto soccorso

Pronto soccorso

Morbegno (Sondrio), 18 agosto 2014 - Un bimbo di soli 10 mesi lotta fra la vita e la morte in un letto di ospedale dopo essere stato falciato da un suv sul lungolago di Lugano. Il bilancio del drammatico incidente, avvenuto nel pomeriggio di sabato, attorno alle 15.15, conta altri sei feriti leggeri e due di media gravità, tutti trasportati in ospedale dagli operatori della Croce verde di Lugano e dal Servizio ambulanza Mendrisiotto, oltre ad altri cinque passanti curati sul posto per ferite lievi. «Il piccino è di Morbegno e si trovava con i genitori e i nonni sul lungolago», riferisce una fonte elvetica. 

Secondo le scarne notizie trapelate sull’episodio, un 66enne residente nel Luganese ha all’improvviso perso il controllo della sua Mitsubishi mentre si trovava nella zona di Riva Albertolli e si dirigeva verso il Palazzo dei Congressi. L’auto, poco prima, era stata accostata dal conducente, probabilmente colto da un malore. La moglie è scesa per chiedere aiuto, quando all’improvviso la vettura si è rimessa in moto - forse perché la marcia è rimasta innestata per errore - e sobbalzando sul marciapiede ha travolto numerosi pedoni, fra i quali due componenti della famiglia valtellinese con il piccolo sul passeggino spinto dalla mamma e che è stato centrato in pieno dal suv. La macchina ha concluso la sua folle corsa contro un albero dopo avere abbattuto un cartellone pubblicitario e pure un cestino di rifiuti. Sotto la Mitsubishi sono rimasti intrappolati il piccolo di 10 mesi e una gamba della nonna, illesi invece gli altri componenti del nucleo familiare proveniente dalla Valtellina per una gita nella vicina località della Svizzera. 

Altri pedoni che hanno assistito al terribile investimento si sono subito prodigati per cercare di liberare dalle lamiere il piccino e l’anziana, mentre si provvedeva a lanciare l’allarme ai soccorsi. Il violento impatto contro la pianta deve avere avuto l’effetto di “svegliare” da un incredibile torpore il conducente del veicolo investitore, apparso ai più impietrito di fronte all’accaduto, incapace di dare una spiegazione, completamente sotto choc. «Si era addirittura vomitato addosso», ha riferito un testimone alla Polizia cantonale che ora indaga per fare piena luce sull’accaduto. «Il bambino se non è morto è solo grazie all’albero che ha fatto da cuscinetto - così ha raccontato la straziante scena un testimone a Liberatv - evitando che l’auto lo schiacciasse. Quando con altri amici sono giunto sul posto mi sono adoperato per aiutare chi era già impegnato a spostare la vettura per raddrizzarla. La prima a essere liberata è stata la nonna, poi fatta sedere su una panchina e mentre aspettavamo l’arrivo dei soccorritori è stato estratto il bimbo. Aveva perso conoscenza e c’era chi urlava che fosse morto». La Polizia svizzera invita eventuali testimoni a contattare gli uffici cantonali al numero 0848-255555.

michele.pusterla@ilgiorno.net