Incidente a Bianzone, choc per la morte del giovane pompiere Mirko Robustelli

La commozione del comandante dei vigili del fuoco: "Tutti noi, vigili permanenti e volontari, siamo vicini alla famiglia e ci uniamo al suo dolore, perché per noi questi ragazzi sono come figli. Una giornata di festa si è trasformata in tragedia"

Mirko Robustelli, morto in un tragico incidente a Bianzone (Orlandi)

Mirko Robustelli, morto in un tragico incidente a Bianzone (Orlandi)

Bianzone (Sondrio), 29 maggio 2016 - Un pompiere piegato dal dolore, davanti al corpo senza vita di un ragazzo di soli 19 anni. Un uomo accanto al figlio morto sotto i suoi occhi. E’ tutto in questa scena straziante, consumatasi sulla Statale 38, il dramma che ieri ha segnato la famiglia Robustelli Sala Della Cuna di Grosotto e quella dei Vigili del fuoco del Comando di Sondrio. Sull’asfalto il corpo di Mirko, pompiere volontario solo da poche ore, rimasto ucciso nel tragico schianto in auto contro la motrice di un Tir; accanto a lui, in divisa, il padre Amanzio, capo distaccamento dei Vigili del fuoco volontari di Grosotto, che ha assistito impotente all’incidente.

Tutto attorno i colleghi, sgomenti. «Mirko teneva tantissimo a diventare volontario, come suo padre e suo fratello - ricorda commosso l’ing. Giuseppe Biffarella, comandante provinciale dei Vvf -. Oggi aveva prestato giuramento e aveva realizzato il suo sogno. Ci resta tanta amarezza, dal punto di vista umano per questo dramma, ma anche perché abbiamo perso un appartenente al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Tutti noi, vigili permanenti e volontari, siamo vicini alla famiglia e ci uniamo al suo dolore, perché per noi questi ragazzi sono come figli. Ce la mettiamo tutta per dare voce alla loro passione e poi la vita ce li toglie così. Una giornata di festa si è trasformata in tragedia, ora Mirko è fra le braccia di Santa Barbara».

di A.B.