Bianzone, l’addio dei pompieri a Mirco Robustelli: "Rimarrai nei nostri cuori"

Schianto fatale, il comandante "Ora sei vicino a Santa Barbara" di ALESSIA BERGAMINI

Mirko Robustelli, morto in un tragico incidente a Bianzone (Orlandi)

Mirko Robustelli, morto in un tragico incidente a Bianzone (Orlandi)

Grosotto, 30 maggio 2016 - «Un soffio lieve e silenzioso ha portato via uno di noi. Corriamo sempre sulla strada quando c’è da aiutare qualcuno, ma oggi (sabato scorso, ndr) c’eravamo tutti su quel tratto di statale quando abbiamo sentito che era uno dei nostri». Il giorno dopo l’incidente in cui è rimasto ucciso Mirco Robustelli Della Cuna, il 19enne di Grosotto che aveva appena prestato giuramento nei Vigili del fuoco, il dolore è palpabile nella parole dei volontari del distaccamento del paese in cui il giovane viveva. Quello stesso distaccamento comandato da suo padre Amanzio, di cui è volontario il fratello Alex e in cui anche Mirco avrebbe prestato servizio. I ricordi sono carichi di amarezza, per una vita spezzata nel momento in cui aveva raggiunto un obiettivo inseguito con passione e determinazione: «Quella maledetta strada, che ti portava a casa felice di essere appena diventato un vigile del fuoco, ti è stata fatale – aggiungono i volontari –. A tutti noi rimarrà il ricordo di e la tua divisa nuova lì in quella vettura. Sei diventato vigile del fuoco da poco, ma lo sarai per sempre nei nostri cuori». Grande dolore e vicinanza alla famiglia Robustelli Della Cuna è stata espressa, sin dai primi istanti, anche dal comandante provinciale del Corpo, ingegner Giuseppe Biffarella.

«Ciao Mirco, ti avevo lasciato stamattina stringendoti la mano perché da oggi eri anche tu un pompiere volontario del distaccamento di Grosotto, come tuo padre e tuo fratello, e facevi parte della grade famiglia dei Corpo nazionale dei Vigili del fuoco – ha scritto in un messaggio –. Un sogno a lungo accarezzato... Ma sei stato con noi solo per un giorno, poi il destino ha spezzato in un attimo i tuoi sogni e la tua giovane vita, gettando tutti noi in un profondo sconforto. Vogliamo ricordarti come nelle foto che abbiamo fatto insieme al gruppo dei tuoi colleghi e non nelle immagini strazianti dell’incidente. Sono convinto che da quel momento sei vicino a Santa Barbara, la nostra protettrice, e fai il pompiere guardandoci da lassù». Il ragazzo era anche molto amato nel suo paese, dove frequentava l’oratorio ed era un punto di riferimento per i più giovani. Grandissimo il dolore dei coscritti del 1996 e dei tanti amici. La data dei funerali sarà fissata nei prossimi giorni.

di ALESSIA BERGAMINI