Il giallo di Veronica, morta a Grosotto: "Rischio arresto per Emanuele"

Parla Francesco Romualdi, avvocato del diciottenne Casula: "Il reato di omicidio di cui è accusato prevede la custodia cautelare in carcere. Se ci fossero elementi, che al momento non mi risultano, probabilmente chiederebbero l’arresto, e quindi non ne sarei sorpreso." di Susanna Zambon

Caduta nella scarpata, morta Veronica Balsamo

Caduta nella scarpata, morta Veronica Balsamo

Sondrio, 20 settembre 2014 - «Ci aspettiamo che Emanuele possa essere arrestato, il reato di omicidio di cui è accusato prevede la custodia cautelare in carcere». A parlare è l’avvocato Francesco Romualdi, legale di Emanuele Casula, apprendista saldatore 18enne, unico iscritto nel registro degli indagati per la morte di Veronica Balsamo. La giovane cameriera di Grosio è stata trovata morta esattamente quattro settimane fa in fondo ad un dirupo, in località Roncale a Grosotto, e da allora non è arrivata ancora nessuna risposta su quello che le è accaduto la sera di sabato 23 agosto.

«Non escludo l’arresto del mio assistito – afferma l’avvocato Romualdi -. È una considerazione di carattere generale: il tipo di reato per cui procede la Procura di Sondrio prevede la custodia cautelare in carcere, se ci fossero elementi, che al momento non mi risulta esistano, probabilmente chiederebbero l’arresto, e quindi non ne sarei sorpreso. La Procura, dopo una certa fretta iniziale, ha lasciato passare molto tempo senza novità, non ha nemmeno più chiesto di sentire Casula. Come mai non hanno più fretta? Forse hanno già preso una decisione. Settimana prossima scadono i termini per il deposito delle perizie tossicologiche e genetiche. I primi esami dovrebbero essere già arrivati sul tavolo dei Pm, ma a me non è stato comunicato nulla. Il problema è che non mi danno alcun accesso agli atti, sono totalmente al buio».

E sulle dichiarazioni che Casula avrebbe rilasciato ai carabinieri nelle ore immediatamente successive il suo ricovero in ospedale, la mattina dopo la tragedia accorsa alla sua fidanzato, il legale dice di non sapere nulla«Si è parlato di una lite tra Emanuele e Veronica prima che la ragazza perdesse la vita – spiega l’avvocato Francesco Romualdi – e di sue dichiarazioni in merito all’utilizzo di sostanze stupefacenti, al furto di medicinali e di un’auto quella stessa mattina. Io non ne sono a conoscenza e nemmeno lui ora ricorda assolutamente di aver detto certe cose. Emanuele in questo momento ha ancora più bisogno del supporto psichiatrico, perché lentamente sta prendendo coscienza di quello che è accaduto. Sta meglio comunque, se tutto va bene la prossima settimana potremmo cominciare a parlare di quello che è successo il 23 agosto».