Il giallo di Grosotto, Veronica è morta nel dirupo: salta la seconda autopsia

L'avvocato del giovane indagato chiede l'incidente probatorio di Susanna Zambon

Veronica balsamo, trovata morta ai piedi di un dirupo

Veronica balsamo, trovata morta ai piedi di un dirupo

Grosotto (Sondrio), 18 settembre 2014 - Viene fissata l’autopsia, ma l’esame si blocca per l’opposizione dell’avvocato dell’unico indagato. La morte di Veronica Balsamo, cameriera 23enne trovata morta domenica 24 agosto in fondo a un dirupo a Grosotto, in provincia di Sondrio, a distanza di 25 giorni rimane ancora un mistero e le indagini si arenano per questioni legali. Non si sa ancora, infatti, quando sarà effettuata la nuova autopsia (la prima non è stata risolutiva) sul corpo della giovane donna, che non è ancora stato restituito alla famiglia per la sepoltura e si trova ora nel Dipartimento di medicina legale di Milano.

A bloccare l’esame, già fissato per martedì pomeriggio, è stata l’opposizione dell’avvocato Francesco Romualdi, legale di Emanuele Casula, il fidanzato 18enne di Veronica, ultimo a vederla in vita e, soprattutto, unico iscritto sul registro degli indagati per la sua morte. «Mi è stata notificata l’intenzione della Procura di Sondrio di effettuare l’autopsia, con la possibilità da parte mia di nominare un perito per assistere – spiega Romualdi -. Ho deciso però di riservarmi la possibilità di presentare istanza al gip per richiedere l’incidente probatorio». Così l’autopsia è stata bloccata e l’accertamento potrà essere effettuato solo dopo che il giudice si pronuncerà in merito alla richiesta di incidente probatorio.