Veronica, la sua morte in un dirupo è un mistero. L'attesa dei genitori: "Non possiamo ancora seppellirla"

Le indagini in stand-by in attesa dei risultati tossicologici e genetici di Susanna Zambon

Caduta nella scarpata, morta Veronica Balsamo

Caduta nella scarpata, morta Veronica Balsamo

Grosotto (Sondrio), 12 settembre 2014 - È un'attesa silenziosa e disperata quella dei genitori di Veronica Balsamo, la cameriera valtellinese di 23 anni trovata morta all’alba di domenica 24 agosto in fondo ad un dirupo vicino alla chiesa di Roncale a Grosotto, in provincia di Sondrio. Dopo 18 giorni la famiglia della ragazza non ha ancora alcuna risposta, papà Giancarlo e mamma Sonia non sanno cosa sia accaduto alla loro adorata figlia, e non sanno nemmeno quando potranno riportare a casa il suo corpo per una degna sepoltura. Vogliono risposte, ma hanno scelto la strada del silenzio. «La famiglia ora è in una specie di limbo — spiega l’avvocato Enza Mainini, che rappresenta i genitori di Veronica —. Da giorni ormai non abbiamo notizie dagli inquirenti, non sappiamo cosa si stia facendo. Tantomeno abbiamo avuto indicazioni in merito a quando sarà possibile riportare a Grosio il corpo di Veronica. Ai genitori non resta che aspettare, e hanno deciso di farlo in silenzio, un silenzio che speriamo sia rispettato anche dai media, perché ovviamente è carico di dolore».  Intanto, le indagini sono in una fase di stand-by. «Siamo in attesa dei risultati degli esami tossicologici e genetici, fino ad allora non potranno esserci novità - afferma il sostituto procuratore Elvira Antonelli, titolare dell’inchiesta insieme al collega Giacomo Puricelli -. I primi risultati dovrebbero arrivare verso la fine della prossima settimana, non possiamo fare altro che attendere, solo quando avremo in mano i responsi degli esperti potremmo avere le idee più chiare su molti aspetti riguardanti quella notte».