Giallo sulla morte di Veronica, caduta in un dirupo mentre era con il fidanzato. Lui non ricorda nulla

Tanti i misteri da risolvere in quella tragica notte di Grosotto di Susanna Zambon

Caduta nella scarpata, morta Veronica Balsamo

Caduta nella scarpata, morta Veronica Balsamo

di Susanna Zambon

Sondrio, 2 settembre 2014 - Una ragazza trovata morta in un dirupo con una ferita alla testa in una sera d’estate — e per la quale è stata disposta una nuova autopsia —, il fidanzato fuggito dal luogo del ritrovamento e ora chiuso nel più totale mutismo, un chierichetto disabile in coma, ferito alla testa con un cacciavite, il furto di un cartone di medicinali. Tutto in una sera a Grosotto, piccolo Comune in Valtellina, poco più di 1.600 anime tra le montagne, ora sconvolto da un mistero e da tante domande che ancora, dopo dieci giorni, non hanno alcuna risposta. Andiamo con ordine. È il 23 agosto, sabato sera, sono da poco passate le otto, due giovani fidanzati si appartano in località Roncale, poco distante da una chiesetta. La zona, lo dicono in paese, non è di quelle scelte dalle coppiette per un po’ di privacy, non è particolarmente isolata, e alle otto in agosto non è ancora buio. Veronica Balsamo, 23enne cameriera nella vicina Svizzera, ed Emanuele Casula, apprendista saldatore di 18 anni, scelgono però di appartarsi lì, ci vanno con il suv di lei. O, almeno, è quello che si crede in questo momento, è questa l’ipotesi degli inquirenti che stanno cercando di districare i fili di questa matassa. Di certezze ce ne sono poche. Una di queste è che Emanuele, a un certo punto della sera, si mette alla guida del suv, nonostante non abbia la patente ma solo il foglio rosa, e fugge da Roncale. Poi perde il controllo dell’auto, uscita di strada e ribaltata in un prato. Gli abitanti della frazione scendono in strada per vedere cos’è accaduto, cercano di soccorrere il giovane che però fugge a piedi nei boschi. Raggiunge il bar del paese e trova alcuni amici, chiede loro di aiutarlo, di portarlo a casa, riesce a dire poche parole e confuse. Racconta di essersi ribaltato con la macchina, ma non ricorda altro e non parla di Veronica. Gli amici allora lo accompagnano a casa, dove non ci sono i genitori, che sono in vacanza. Nel frattempo i carabinieri della Compagnia di Tirano accorrono sul luogo dell’incidente e cercano di capire cosa sia accaduto. Nell’auto c’è una borsetta da donna, ma di lei nessuna traccia. Nessuno l’ha vista uscire dalla macchina con il ragazzo. Ma allora dov’è Veronica? È in fondo a un dirupo, dietro la chiesetta di Roncale, a poco più di 300 metri dal luogo dell’incidente, ed è morta, ha una profonda ferita alla testa. La troveranno solo la mattina successiva, attorno alle 6,30, alcuni amici che si erano messi a cercarla. E sempre domenica mattina i carabinieri riescono a rintracciare anche Emanuele, che nel frattempo era andato a dormire a casa di una zia. È ferito, ha bisogno di cure e viene portato in ospedale, dove è ancora ricoverato. Dal letto dell’ospedale non dice quasi niente di quello che è successo, non ricorda, «è sotto choc» dicono i medici. Cos’è successo a Veronica? È caduta nel dirupo scendendo dall’auto? O è stata uccisa? Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, ed Emanuele Casula è stato iscritto nel registro degli indagati. Nel fascicolo della procura di Sondrio un ventaglio di possibili reati, dall’omicidio colposo a quello volontario.

Ma i misteri in quella notte maledetta non finiscono qui. Sempre a Grosotto, non molto lontano da Roncale, viene trovato da alcuni vicini moribondo nella sua abitazione un chierichetto 36enne disabile. Ha ferite sul corpo, una profonda alla tempia, fatte probabilmente con un cacciavite. Ora è in coma e gli inquirenti hanno aperto un fascicolo contro ignoti per tentato omicidio. I due episodi sono collegati? I carabinieri stanno indagando per dare una risposta a questa domanda e per trovare eventuali collegamenti anche con un altro strano fatto accaduto sabato 23 agosto a Grosotto: il furto di una scatola di medicinali dalla farmacia del paese, poi ritrovati in un’auto rubata a un ferramenta del posto. Sono tutti tasselli dello stesso, inquietante, puzzle?