Mese, si accende la polemica sulla linea interrata

I progetti di Enel non convincono la minoranza consiliare. E i residenti protestano

William Gadola della minoranza consilare

William Gadola della minoranza consilare

Mese, 18 novembre 2014 - A seguito del via libera della Provincia di Sondrio al progetto in merito alla linea elettrica Castasegna-Mese proposta da Enel, giunto dopo un iter autorizzativo, avviato nel 2012, in cui è prevista una nuova linea interamente interrata, che incrementa i margini di sicurezza e affidabilità e contribuisce ad aumentare la capacità di interconnessione transfrontaliera tra la Svizzera e l’Italia, una parte dei residenti nel Comune di Mese, coinvolti nel progetto, hanno fatto alcune osservazioni. «L’obiettivo - aveva assicurato Enel - era presentare un progetto senza impatti sull’ambiente circostante, anche per soddisfare le esigenze di un territorio, da sempre, fautore della salvaguardia ambientale e di una politica energetica sostenibile.

La linea sarà lunga 14 chilometri e interrata, con una capacità di trasporto di circa 200 megawatt con un investimento di 40 milioni di euro. Attraverserà Villa, Piuro, Chiavenna e Mese. Sono stati previsti investimenti sul territorio che prevedono l’interramento di sei chilometri di linee aeree esistenti e prossime ai centri abitati e la realizzazione di opere pubbliche richieste dai Comuni». William Gadola, consigliere comunale di Mese (minoranza), e alcuni compaesani che, nel dettaglio del progetto sono venuti a conoscenza da pochi giorni, non sono del tutto d’accordo. «L’accordo di programma siglato nel 2003 per la razionalizzazione degli elettrodotti nel Comune di Mese - ha scritto agli Enti interessati - risulta disatteso, in quanto il progetto in itinere presentato da Mera Srl non prevede lo smantellamento e/o l’interramento della attuale linea a 220 KW “Gorduno” per la quale richiede il completo interramento della linea a 220 KV “Gorduno”. Si ritiene che questa linea a 220KV debba essere eliminata, o interrata in questa occasione, altrimenti rimarrà per sempre ancora sopra le nostre teste, mantenendo di fatto tutti i vincoli esistenti sul corridoio degli attuali elettrodotti a 380 KV. In sintesi il progetto presentato ai Ministeri prevede: realizzazione di un nuovo elettrodotto a 220 KV che da Castasegna (CH) arriva a Mese attraversando il paese, nella sua zona residenziale. Nuova stazione di trasformazione (in zona Giavere) composta da: stazione elettrica 380/220 KV, con una superficie di oltre 4.000 mq.; nuova stazione elettrica 380/132 KV, con una superficie di oltre 20.000 mq. L’eliminazione e interramento solo di alcuni tratti delle linee a 132 KV e loro varianti. Nel Comune di Mese attualmente insiste la stazione elettrica 220/132 KV Terna SpA, inclusa la centrale idroelettrica Edipower SpA, che occupano una superficie di centinaia di migliaia di mq. Nel nostro Comune avremmo un’altra mega stazione elettrica, pari a circa 25.000 mq. e non una semplice cabina elettrica, (tralicci, trasformatori, fabbricati ecc.). Ricordando che il territorio comunale di Mese e la sua gente ha già dato molto “allo Stato”, richiediamo di esaminare con attenzione le osservazioni formulate invidandovi ad evaderle nel modo più ampio e completo»